Berlusconi si riprende il centrodestra: Marchini candidato a Roma, Sangalli a Milano
Silvio Berlusconi è tornato in campo, cresce nei sondaggi e torna a dirigere i giochi nel centrodestra, sfidando di fatto Matteo Salvini. Al di là del confronto in diretto in piazza il prossimo 8 novembre (il Cavaliere a Firenze, il leghista a Bologna) che sa un po' di azione di disturbo, l'ex premier sembra aver trovato le carte giuste da giocare alle prossime elezioni per accontentare gli alleati e disarmare i possibili rivali. Le sfide da vincere sono sempre quelle due: Milano e Roma. Via Meloni, dentro Marchini - Nella Capitale Berlusconi ha avuto un faccia a faccia con una candidata fortissima come Giorgia Meloni, che piace a tutti gli elettori del centrodestra ma che agli occhi del Cav ha un problema: non è di Forza Italia. Il nome alternativo, che potrebbe portare al passo indietro della leader di Fratelli d'Italia, è quello di Alfio Marchini, vecchio pallino di Berlusconi e volto che unisce le varie anime della coalizione e, al tempo stesso, potrebbe prendere i voti dei delusi dell'anti-politica. In seconda battuta ci sarebbe il nome del presidente della Lazio Claudio Lotito, che difficilmente però potrebbe conquistare i cuori e i voti dei romani-romanisti. Sangalli è il nome - A Milano c'è invece da vincere la resistenza dello stesso Salvini, e qui il braccio di ferro è ancora più duro perché quelle elezioni potrebbero decidere in un senso o nell'altro gli equilibri tra Forza Italia e Lega a livello anche nazionale. Berlusconi è categorico: il candidato irrifiutabile per Salvini è uno solo, Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio, vicino al mondo del lavoro cui spesso si richiamano sia Silvio sia Matteo, ma pure deputato Dc per 30 anni, amico personale del leader di Forza Italia e protagonista di quel modello milanese che tanto piace a Salvini. Come sottolinea Tommaso Labate sul Corriere della Sera, però, resta un problema: convincere Sangalli a tornare in campo.