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Silvio Berlusconi al Ppe: "Garantisco io per la Lega, l'8 novembre in piazza con loro". Calderoli: "Fatti li c... tua"

Giulio Bucchi
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La visita di Silvio Berlusconi al congresso del Ppe a Madrid ha fatto arrabbiare e non poco i potenziali alleati della Lega Nord, che vedono i popolari europeisti di ferro come il fumo negli occhi. "Silvio è andato a baciare la pantofola", sfotte Roberto Calderoli. Non dev'essere facile, né per il segretario Matteo Salvini né per un elettore leghista, digerire il fatto che sulle materie di politica comunitaria Forza Italia stia, di fatto, dall'altra parte della barricata. Non a caso, il Cavaliere avrebbe "garantito" la Merkel e i vertici popolari sulla affidabilità di governo del Carroccio: "La Lega è nostro alleato strategico, sono garante io, senza di loro consegneremmo l'Italia a Renzi e a Grillo". "Chiara sindrome di Stoccolma - ribatte Calderoli, sprezzante -. Lui garantisce per noi? Perché non si fai li cazzi tua?".  In piazza con la Lega - Al di là delle battute "à la Razzi", il clima tra Forza Italia e Lega è teso. Forse anche per questo Berlusconi ha annunciato un notevole gesto di distensione. L'8 novembre c'è la manifestazione in piazza a Bologna di Salvini, voci da Arcore davano l'ex premier intenzionato a ribattere con una contro-manifestazione forzista a Firenze. Ora, il possibile dietrofront: "Sì, sono stato invitato e penso di andare". Basterà ai leghisti per sotterrare l'ascia di guerra?

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