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Matteo Salvini umilia ancora Alfano: "Mi fa venire l'orchite"

Alessandra Menzani
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"Alleanze sì ma non a tutti i costi". Lo sottolinea  Matteo Salvini, intervenuto  a Brescia al congresso nazionale della Lega lombarda. "Ho organizzato la manifestazione di Bologna per avere un'alternativa ma ora qui con voi mi prendo due impegni: non ci saranno ritorni al passato perché non sono un nostalgico. Se qualcuno pensava a una riedizione di quanto già visto ha sbagliato a capire". Inoltre, ha proseguito "non saremo noi ad andare a condividere quello che faranno gli altri. Chi vuol fare un po' di strada con la Lega sa cosa li aspetta". Salvini rifiuta poi l'etichetta di uomo del centrodestra perchè, ha spiegato, "quando parlano del centrodestra mi viene l'orchite perché penso ad Alfano. Io non sono il centrodestra ma sono il partito del territorio, delle persone". In ogni caso, ha proseguito: "Io tiro dritto e non mi fermo davanti a nessuno perchè voglio vincere per la libertà dei miei figli. Dobbiamo -ha concluso- tornare ad essere padroni del nostro futuro". Sull'allarme terrorismo, attacca: "Controlli alle frontiere? Ma che bravi ci sono arrivati anche loro. Io invece dico chiudiamo le frontiere basta con i controlli. Io non ho paura dei terroristi ma dei pavidi. C'è chi pensa di fermare il terrorismo con delle fiaccolate per la pace ma io sono stufo di fiaccolate, vadano a farle in Siria. Cercano così di lavarsi la coscienza ma è ora di osare  usando le maniere forti e non il dialogo".

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