Vogliono la testa di Renato Brunetta. I 20 di Forza Italia, accusa milionaria
In Forza Italia deflagra il caso-Brunetta. Alla Camera, una ventina di deputati hanno firmato per chiedere la sua "cacciata" dal ruolo di capogruppo. Nel mirino la gestione della "pattuglia" azzurra, e le conferme arrivano dalla stessa Forza Italia. Brunetta ha "bloccato" la missiva convocando per oggi, mercoledì 2 dicembre, una riunione di gruppo a Montecitorio, nel corso della quale proverà a chiarire i dissidi con i suoi deputati. Decisivo, inoltre, l'intervento di Silvio berlusconi, che in serata ha diffuso una nota con cui ha ribadito "stima e fiducia in Renato Brunetta: è un combattente coraggioso e intelligente che mi è sempre stato vicino con generosità coerenza". E ancora, il Cav ha aggiunto: "Credo che la cosa più importante sia ora l'unità dei nostri parlamentari attraverso il rilancio della nostra azione politica, come risultante di un sereno confronto tra gli attuali vertici del gruppo e tutti i deputati". A Montecitorio, comunque, la tensione resta altissima. Secondo le indiscrezioni, a far partire la raccolta firme sarebbe stato Elio Vito, indicato come ipotetico sostituto nel ruolo di capogruppo. A Brunetta, gli scontenti, contestano i costi del Mattinale, l'house organ dei deputati forzisti, che costerebbe un milione di euro all'anno. Una spesa, ad oggi, insostenibile per Forza Italia, un partito con le casse vuote.