Cerca
Cerca
+

Ferrara, ritorno con furore (contro Grillo): "L'ignoranza crassa e i voti buttati nel cesso"

Andrea Tempestini
  • a
  • a
  • a

Giuliano Ferrara torna a cannoneggiare contro il Movimento 5 Stelle. Lo fa dalle pagine de Il Foglio. Eloquente il titolo: "La favola a sbafo del grillino vincente". Nel catenaccio si legge: "Cos'è la banda del buco antipolitico che ha preso un sacco di voti inutili col sostegno degli anticasta e li ha buttati nel cesso dell'ignoranza crassa". L'Elefantino parte in quarta: "Grillo stacca il suo nome-etichetta dal simbolo orrendo dei 5 stelle e torna a fare il cabaret. Casaleggio prova e riprova con le solite intemerate...". Poi, Ferrara, punta il dito contro il troppo credito di cui gode il movimento: "In particolare - scrive - il sociologo portatile dice che i grillini, da non chiamare più così, come già ordinato da Grillo, da tempo sono stabilmente il secondo o il terzo partito, ma forse il primo, secondo alcuni". Poi contro i sondaggisti: "Da tempo? Ma sono in ballo da un paio d'anni, e nel frattempo (poco) non hanno avuto influenza alcuna nella scelta dei governi, del presidente della Repubblica, delle idee su cui un paese sopravvive ai suoi difetti". Eppure, continua l'Elefantino, "nella pubblicistica politologica andante, per una qualche misteriosa ragione, i grillozzi continuano ad avere uno status, un diritto di messinscena, più che di tribuna, assolutamente sproporzionato". Sale di tono, l'ex direttore de Il Foglio: "C'è il gusto vanesio di saperla lunga, di andare dietro qualche presunto vincente fingendosi all'avanguardia dei fenomeni". Dunque, si arriva alla profezia, nera, di Ferrara, che per il M5s prevede sicure sconfitte: "Ma insomma - riprende -, qualcuno renderà poi conto delle previsioni sbagliate, delle veline depistanti, visto che tutti sanno che in un modo o nell'altro la politica vera, finché ce ne sarà una prescinde largamente non dico dall'improvvisazione e dal dilettantismo, ma dagli eccessi nell'uno e nell'altro campo?". E ancora, la conclusione: "C'è nell'aria un sapore di surrogato, un senso d'irrealtà organizzata e orchestrata da menti non proprio raffinaissime. Quando la pianterete di raccontare a sbafo la favola vincente dei grillini?".

Dai blog