Friuli, si ricandida sindaco Ribaudo, il forzista "piccante": "Fregato dal mio nome"
Circa un mese fa Ettore Guido Basiglio Ribaudo è balzato agli onori delle cronache nazionali per un articolo del Piccolo di Trieste nel quale si raccontava di un suo passato di attore in film pornografici. Smaltiti i bollori giovanili, Ribaudo ha infatti intrapreso una carriera nella politica nelle file di Forza Italia, che lo ha portato a essere tra i membri del dipartimento cultura del partito berlusconiano. Si è anche candidato due volte alle amministrative: una volta come consigliere comunale a Gradisca di isonzo, l'altra (era il 2012, come sindaco del suo Paese, Cormons: "Feci una lista in 30 giorni" ricorda. Non andò bene in entrambe le occasioni. Gli articoli usciti su di lui nelle scorse settimane avrebbero potuto stoppargli ogni altro tentativo, in un ambiente spesso bigotto come quello della profonda provincia italiana. Invece, Ribaudo sta già lavorando a una sua candidatura per le comunali del 2017: "Non ho nè ammazzato qualcuno, nè rubato. Anche in quei film, ci mettevo la mia faccia come ce l'ho sempre messa poi da politico. E chissà, anzi, che un po' di notorietà in più non faccia bene, alla fine". Ribaudo, che è tesserato di Forza Italia, correrà come candidato sindaco per una lista civica: "Forza Italia non correrà direttamente, si è preferito fare una lista per raccogliere tutto il centrodestra e intercettare un elettorato più variegato. Al nome stiamo ancora lavorando, ma sarà attorno a 'cambi-amo Cormons". Al momento, il paesone friulano è governato (già da due mandati) dall'estrema sinistra: il sindaco Luciano Patat era un ex Rifondazione comunista poi asceso a sindaco alla testa di una lista civica. Il programma di Ribaudo per batterlo? "Innanzitutto accorciare il mio nome nelle liste elettorali: nelle due occasioni precedenti ho avuto troppe schede annullate per errori di scrittura da parte degli elettori". E poi "creare uno sportello per l'accesso al credito, uno per l'accesso ai fondi comunitari e un taglio della Tasi per le aziende che investono in tecnologia".