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Banche, parla la mamma della Boschi: "Il mio consiglio a Maria Elena"

Lucia Esposito
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Parla la mamma di Maria Elena Boschi. Intervistata dal Corriere della Sera la professoressa Stefania Agresti, preside dell'istituto comprensivo Marconi di San Giovanni Valdarno, 58 anni rivela di aver scritto vari sms a sua figlia esortandola ad andare avanti. “Noi siamo qui, non ti preoccupare”. Spiega come da quando è scoppiato lo scandalo di Banca Etruria la loro vita sia profondamente cambiata. Tanto da non andare alla solita messa delle 11 a Laterina. “Siamo andati a quella delle 8 e 30 per evitare giornalisti. Domenica ce n'erano due con la telecamera, nascosti dietro al muro del cancello. Dopo la messa poi non siamo più usciti. Sono rimasta in casa a fare l'albero di Natale”. Poi rivela, a proposito del futuro: “Io vi dico che avrete delle sorprese. Per fortuna c'è un'inchiesta, ci sono le carte e da quelle carte, vedrete, la verità verrà fuori. E la verità è che noi, in primis mio marito, non abbiamo mai preso un euro dalla banca. Altro che finanziamenti alle nostre attività!” Per quanto riguarda la notizia del pensionato che si è tolto la vita, al giornalista del Corriere della Sera, dice: “Abbiamo sofferto quando abbiamo appreso la notizia. E soffriamo anche per i risparmiatori che hanno avuto dei danni. Ma i fidi a cui allude lei sono del passato, erano già stati concessi prima, dovreste chiedere ad altri. Mio marito, in realtà, ha fatto di tutto per salvare la banca nei mesi in cui è stato vicepresidente. Fino all'ultimo”. La signora Boschi racconta di quanto si sono conosciuti da ragazzi in un comizio della Dc e sono andati avanti sempre insieme. “Pier Luigi ha fatto del bene a Laterina, lui viene da una antica famiglia di contadini per cui i valori principali sono sempre stati la solidarietà e l'accoglienza”. Il figlio e la nuora - Per quanto riguarda l'assunzione dell'altro figlio Emanuele in Banca Etruria, risponde:  “Volete sapere la verità? Mio figlio fu assunto in Banca Etruria nel 2007, quando non mi pare che Maria Elena fosse ministro. Emanuele, all'epoca, si trovava in Inghilterra quando lo chiamò l'Etruria per il colloquio. L'hanno assunto perché era preparato, mica perché aveva il bollino rosso”. Spiega che anche la nuora Eleonora lavorava già in Etruria. “Anche Eleonora lavorava già in Etruria. Loro due i sono conosciuti in banca, si sono innamorati e si sono sposati. E adesso in marzo verrà al mondo la nostra principessina. E spero che per quel giorno si sarà chiarito tutto, perché la bimba dovrà sapere che noi Boschi siamo gente in gamba”. La signora confida nel tempo che farà chiarezza e dice: “Resisteremo. Il Signore ci darà la forza”.

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