Boschi e il conflitto di interessi. Su papà e Banca Etruria: parla l'Antitrust
Il ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi, non è in conflitto di interessi relativamente alla sua posizione personale e a quella di suo padre, già vice presidente di Banca Etruria, uno dei quattro istituti di credito salvati dal decreto salva-banche lo scorso 16 novembre. Lo riferiscono autorevoli fonti dell'Antitrust, l'autorità per la concorrenza e il mercato, contattate stasera da LaPresse. L'Antitrust si doveva esprimere su sollecitazione del deputato M5S Alessandro Di Battista, che aveva chiesto un parere dell'autorità. Il giudizio dell'Antitrust si sarebbe basato sull'articolo 3 della legge Frattinì sul conflitto di interessi, secondo cui "sussiste situazione di conflitto di interessi" quando "il titolare di cariche di governo partecipa all'adozione di un atto" che "ha un'incidenza specifica e preferenziale sul patrimonio del titolare, del coniuge o dei parenti entro il secondo grado, ovvero delle imprese o società da essi controllate" e "con danno per l'interesse pubblico".