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Berlusconi, lettera agli elettori: così rimborserò l'Imu

Il Cav scrive agli italiani per spiegare come avverrà il rimborso: la missiva sembra un avviso delle Agenzie delle Entrate. Bersani insorge: imbroglione

Lucia Esposito
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   Una lettera a tutti gli italiani. Firmata Silvio Berlusconi. Una lettera che, nella sua veste grafica, somiglia a un avviso delle Agenzia delle Entrate. Una lettera per spiegare conme rimborserà l'Imu pagata nel 2012. “Nel   nostro primo Cdm, oltre alla cancellazione dell'Imu, delibereremo,   come risarcimento per una imposizione sbagliata e ingiusta dello  Stato, anche la restituzione del'Imu sulla prima casa, pagata dagli   italiani nel 2012”, promette il Cavaliere che indica nei dettagli i   termini del rimborso. “La restituzione - scrive l'ex premier nella lettera arrivata in  questi giorni nelle caselle postali con allegato un pieghevole che   elenca “tutti gli interventi “ del passato governo ed il programma   di questa campagna elettorale- potrà avvenire: attraverso un rimborso  vero e proprio sul conto corrente, oppure, in particolare, per i   pensionati o per chi preferirà questa modalità, in contanti,   attraverso gli sportelli delle Poste”. La copertura finanziaria  Per la “copertura finanziaria di questa operazione”,   garantisce il Cav, “che vale intorno ai 4 miliardi, abbiamo   individuato una soluzione che non solo garantirà molte più risorse,  ma che ha anch'essa una forza simbolica eloquente: l'accordo con la   Svizzera, come hanno fatto anche altri Stati (tra gli altri, Gran   Bretagna, Germania, Austria), per la tassazione delle attività   finanziarie detenute in quel paese da cittadini italiani”. Il   “gettito previsto”, si legge, è di “25-30 miliardi una tantum, più 5 miliardi all'anno di flusso a regime”.   La doppia versione Insomma, per la volata finale Silvio Berlusconi rilancia sulla proposta choc del rimborso dell'Imu e invia. A quanto si apprende da fonti parlamentari, il Cavaliere ha scritto due versioni della missiva per un 'target elettorale"   diversificato: c'è quella più corposa, in due paginette ricca di  dettagli e numeri, con pieghevole allegato, per le regioni considerate  in bilico alle elezioni (come Lombardia e Sicilia) e la versione  ridottà per le regioni dove il Pdl dovrebbe spuntarla senza   problemi.    Anche stavolta, dunque, l'ex premier punta su un'operazione di  marketing politico attraverso un mezzo tradizionale come le Poste e lo  fa negli ultimi giorni caldi della sfida 2013 lanciando un nuovo   affondo al governo tecnico. “E' sotto gli occhi di tutti il bilancio   fallimentare del governo Monti, siamo dentro una spirale recessiva   fatta di caduta dei consumi, di caduta degli investimenti, della   produzione, di troppe tasse, di aumento della disoccupazione”, si   legge nel testo della lettera in versione maxi.   L'opposizione insorge L'idea della lettera non è piaciuta ai suoi avversari politci. Pier Luigi Bersaniin prima fila: "Se avessi visto questa lettera, gli avrei dato dell'imbroglione. Sarei stato meno simpatico. Lauro portava i pacchi pasta - ha aggiunto - qui è un imbroglio, si manda lettera simile a quella dell'agenzia delle entrate, o un fac simile del rimborso..". Per Bersani "questo è un modo di fare campagna elettorale che non digerisco". Se vinco le elezioni, ha concluso, "la prima cosa che faccio è che mando a casa gli imbroglioni, Berlusconi e la Lega". Furioso anche Antonio Ingroia: "Agli italiani che nasconde un invito al voto promettendo soldi in cambio, Berlusconi ha commesso un reato anzi due, previsti dagli articoli 96 e 97 della legge elettorale 1957. Per di più ingannando gli elettori, per due ragioni: primo, perché le elezioni le perderà, e secondo perchè non potrà comunque mantenere l'ennesima falsa promessa.Il fatto è grave: basta con il voto di scambio e con le truffe". Lo scrive Antonio Ingroia, leader di Rivoluzione civile, in un post pubblicato su www.rivoluzionecivile.i    

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