Attenzione, Renzi: qui si va a casa. "Mostruoso. Si deve dimettere ora"
L'ultima grana per il governo ha un nome e un cognome: Federica Guidi. Il nome dell'ormai ex ministro dello Sviluppo Economico - si è infatti subito dimessa - è spuntato nell'ambito dell'inchiesta sul centro Eni in Basilicata, inchiesta per la quale è indagato il compagno della ministra, Gianluca Gemelli. Nelle intercettazioni si sente la Guidi rassicurarlo - citando Maria Elena Boschi - sul fatto che un emendamento a lui assai utile sarebbe stato presto approvato (e così è stato, al fotofinish). Una enorme grana, per Matteo Renzi e Palazzo Chigi, quando ancora l'affaire che ha lambito proprio la Boschi - si parla di Banca Etruria e degli intrighi del padre Pierluigi - non ha smesso di turbare il premier. Salvini: "Mostruoso" - La Lega Nord, con una nota del capogruppo Gian Marco Centinaio, ha subito azzannato alla giugulare: "Stando agli atti, per il governo si profilano responsabilità gravissime. Guidi, Renzi e Boschi devono rassegnare subito le proprie dimissioni". La nota - di fuoco - proseguiva: "Ogni giorno appare chiaro che più che un esecutivo abbiamo a che fare con un comitato d'affari che utilizza la cosa pubblica per gli interessi privati delle rispettive famiglie. Prima Banca Etruria ora Tempa Rossa: con emendamenti o in consiglio dei ministri invece che degli interessi dei cittadini si occupano di risolvere questioni 'aziendali'. È una vergogna! A casa subito". Poco dopo ad affondare il coltello nell'ultima ferita del governo è stato Matteo Salvini: "Lo scandalo Guidi? È l'ennesimo, mostruoso conflitto d'interesse di questo governo. Più che Guidi o Boschi la vera responsabilità è quella di Matteo Renzi. È lui che deve dimettersi. Al confronto Berlusconi era un principiante", conclude tagliente il segretario del Carroccio. "Sconcertante" - A stretto giro di posta i fendenti di Forza Italia, per la quale ha parlato Alessandro Cattaneo, membro del Comitato di presidenza: "Se ciò che stiamo leggendo in queste ore sul ministro Guidi e sulle sue chiamate con il compagno fosse vero è chiaro a tutti che siamo di fronte ad un caso sul quale il governo non può non fare chiarezza. Sempre garantisti, ma di fronte a certe parole e fatti non si può che restare sorpresi ed agire di conseguenza. Le intercettazioni sul ministro Guidi sono sconcertanti". "Vergogna, a casa" - E via con il Movimento 5 Stelle, la cui richiesta di dimissioni era arrivata per bocca dei capigruppo a Camera e Senato, Michele Dell'Orco e Nunzia Catalfo: "La misura è colma - scrivevano -, si devono vergognare e andare a casa subito". E ancora: "Si capisce perché il Pd ed il governo tifano per l'astensione sul referendum delle trivelle che intacca gli interessi delle compagnie petrolifere. Guarda caso il progetto è quello Tempa Rossa contro il quale il Movimento 5 Stelle si batte da oltre due anni. La miglior risposta a queste indecenze oltre alle dimissioni di Guidi e Boschi è andare tutti a votare domenica 17 aprile e votare si' contro le trivellazioni marine".