Nel giorno dell'addio, parla Di Maio: "Perché ora cadrà il governo Renzi"
Nel giorno dominato mediaticamente dalla notizia della morte di Gianroberto Casaleggio, sul Giorno parla il vicepresidente della Camera, il grillino Luigi Di Maio. Un'intervista che appare come un passaggio del testimone, quantomeno in termini di leadership all'interno della galassia grillina. Ad ogni risposta, Di Maio detta la linea da seguire e, tra una botta e l'altra a Matteo Renzi e al Pd, ha già chiaro il giorno in cui ci sarà l'inevitabile salto di qualità del M5s. La spallata decisiva infatti sarà: "alle elezioni amministrative. Il potere dei partiti ha solide radici nelle grandi città - ha chiarito Di Maio - Votare per Roma, Milano, Bologna, Torino porterà anche a esprimere un giudizio sul governo. Indebilite le nomenclature locali, Renzi sarà ulteriormente in affanno. E si voterà nel 2017". Premier - Da più parti è il nome di Di Maio quello più gettonato per salire a Palazzo Chigi, se i grillini riusciranno a vincere le prossime politiche. C'è chi ha pensato anche a Virginia Raggi, vuoi per quella sua capacità di bucare lo schermo e per la preparazione che finora ha dimostrato davanti alle telecamere, ma Di Maio non ha dubbi sul fatto che per i prossimi cinque anni la Raggi smetterà di fare l'avvocato: "È la risposta più giusta a chi sosteneva che senza Di Maio o Di Battista candidati M5S avrebbe corso invano. Invece siamo in testa ai sondaggi".