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Bersani, a Bettola sono preoccupati: "Non si vede più"

Bersani cerca posto nel pub romano Open Baladin

Ignazio Stagno
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Quando si perde si torna sempre a casa. Bisognerebbe avere il coraggio di guardare in faccia la realtà e dire almeno grazie a chi ti ha sempre sostenuto. Pier Luigi Bersani non lo fa. Dopo la batosta elettorale e dopo il ceffone di Giorgio Napolitano, il segretario è tornato nella sua Bettola. A chi gli sta vicino, secondo quanto racconta il Fatto, avrebbe detto: "Sparisco per un paio di giorni non voglio parlare di niente e con nessuno". Così è stato. Ma i suoi concittadini, quelli di quell'Emilia che lo hanno visto partire subito dopo il 25 febbraio come un premier in pectore, ora se lo ritrovano a casa come l'ultimo degli sconfitti. Bersani però sembra aver dimenticato cosa sia la riconoscenza e il rapporto costante con la gente. E' letteralmente scomparso. "Prima delle elezioni lo vedevamo sempre, ora si è ritirato in riflessione. C'è da lasciare spazio ai giovani. Renzi a noi di Piacenza piace molto", afferma un'anziana signora che vive vicino la casa del segretario democratico. L'hanno scaricato tutti ma lui resta barricato in casa. "E' passato sabato mattina, mi ha detto a domani, ma poi domenica non l'ho più visto", afferma preoccupato il suo edicolante di fiducia. Insomma quando c'era da chiedere il voto per primarie ed elezioni Bersani era ovunque in paese, ora invece si è scordato pure dei suoi concittadini. Il suo a questo punto sembra un ritiro tibetano. Una katarsi per scordare la figuraccia rimediata nelle ultime settimane. Ora tra Piacenza e Bettola non si parla che di Matteo Renzi. "La situazione in cui si è cacciato è terribile, deve lasciare", spiega il suo muratore di fiducia. Ma la realtà netta e cruda del momento di Pier l'ha fatta il fratello Mauro ai microfoni di Radio2 a Un giorno da pecora: "Mio fratello diventerà premier in un'altra vita. Forse". Come dargli torto? (I.S.)

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