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M5S, lo stipendio dei grillini è di 13.559 euro

Crimi e Lombardi

La proposta avanzata dal M5S all'Ufficio di presidenza della Camera prevede 5mila euro lordi di indennità e un tetto alle spese di 8.559. Quindi...

Andrea Tempestini
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Il calcolo lo aveva fatto Primo Di Nicola. Il risultato era stato pubblicato sul suo blog e sul sito de L'Espresso. La busta paga dei grillini, sosteneva De Nicola, è di 12.788 euro. Una cifra ottenuta rispettando tutte le imposizioni e i paletti imposti da Beppe Grillo ai suoi adepti, costretti a decurtarsi lo stipendio. Per aver compiuto questo calcolo, Di Nicola è stato insultato sul web. Le orde di pentastellati inferociti, seguendo il loro modus operandi, si sono radunate in rete per commentare l'articolo e azzannare sull'autore che si è permesso di mettere il naso negli affari dell'illuminato Beppe. Il tassametro corre - Oggi Di Nicola torna sulla questione. E rettifica. "Esagerata la cifra di 12.788 euro? Macché!", scrive. Il giornalista spiega che analizzando la proposta presentata dal M5S il 29 marzo all'Ufficio di presidenza della Camera dei deputati, si scopre che nel caso in cui venisse approvata, i deputati costerebbero agli italiani più della proposta precedente, "per la precisione 13.559 euro". Quindi la proposta, che fa il verso al "modello" introdotto in Sicilia per i consiglieri regionali, viene analizzata nel dettaglio. I grillini propongono di abbassare l'indennità parlamentare a 5mila euro lordi e di cancellare il rimborso spese per l'esercizio del mandato, il rimborso spese accessorie di viaggio e il rimborso forfettario delle spese telefoniche. Il calcolo - Secondo quanto scritto da Nicola, in totale il taglio ammonterebbe a 8.559 euro. Peccato che i grillini, oltre all'idea della riduzione, propongano anche quanto segue: "E' auspicabile accorpare tutte le voci estranee all'indennità (diario di soggiorno mensile, rimborso spese per l'esercizio del mandato, rimborso spese accessorie di viaggio, rimborso forfettario spese telefoniche). Qualsiasi spesa dovrà essere giustificata a titolo di rimborso alla Camera dei deputati e pubblicata online sul sito ufficiale per ogni deputato". Quindi, "l'erogazione deve avvenire per spese attestate e non superare il tetto massimo di 8.559,34 euro al mese". Che sommati ai 5mila euro lordi dell'indennità parlamentare riformata, in totale fanno, appunto, 13.559,24 euro. "Cioè - conclude Di Nicola - 771,24 euro in più di quelli che avevamo calcolati (12.778 euro) nel nostro precedente articolo e che tanti insulti ci è costato".  

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