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M5s, Grillo: "Il Pd si spacca? Magari, così viene qualcosa di sinistra"

Beppe Grillo

Il guru dei cinque stelle poi rincara: "Sembra di essere ai tempi del discorso di Mussolini al Lirico"

Sebastiano Solano
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La scelta di Bersani caduta sul nome di Franco Marini dà a Grillo un'altra occasione per urlare all'incuicio. Dal comizio di Grado (Gorizia), dove il leader del M5s è in campagna elettorale in vista delle prossime elezioni regionali, Grillo ha aizzato la folla. A modo suo: "La storia sta mettendo fuori tutti. Sono spariti Monti, Fini, Udc, IdV, non ci sono più e ora il Pd si spacca. Magari, così viene fuori una cosa di sinistra".  Grillo seppellisce il Pd - Grillo ci tiene però a distinguere tra i vertici del Pd e i suoi elettori e precisa: "Io non ho niente contro il Pd o il Pdl ma i giovani hanno capito che se un'idea è giusta vale per tutti". A chi gli chiede perché, quando glielo propose, non accettò la proposta di Bersani di formare un governo insieme, Grillo replica laconico: "Perchè la nostra frase è mandiamoli tutti a casa". Sull'accordo con Silvio Berlusconi il guru dei cinque stelle ci va giù pesante: "A Roma si sono chiusi al Capranica di notte Berlusconi e Bersani per decidere il destino di 60 milioni di italiani. E' pura fantascienza".  La cassandra - Poi, l'affondo finale: "Sembra di essere ai tempi del discorso di Mussolini al Lirico". Il riferimento è al discorso di Benito Mussolini, fatto nel 1944 al Teatro Lirico. L'ultimo per il Duce. Non proprio un buon auspicio. Un altro modo per dire che 'i partiti sono tutti morti'. Parole di fuoco, pronunciate con la solita enfasi, ma che colpiscono nel segno: Bersani, molto probabilmente, a prescindere da come andrà a finire la corsa per il Quirinale, sarà ricordato come il segretario che ha affossato il Pd.

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