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M5S, pronto la proposta sul reddito minimo: "600 euro al mese per 8 milioni di italiani"

Beppe Grillo

Un pool di deputati e senatori del Movimento stanno studiando la pratica: costerebbe 50 miliardi, "ma secondo noi ne bastano 30"

Giulio Bucchi
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  Faticano ad accordarsi per ridurre la propria diaria (quasi quasi è saltato per aria il Movimento 5 Stelle), ma in compenso stanno progettando una rivoluzione totale, sia per le casse dello Stato italiano sia per il welfare. Un pool di circa 30 deputati e senatori grillini sta lavorando per presentare, tra un paio di settimane al massimo, il progetto di legge sul tanto annunciato reddito minimo di cittadinanza. Rivoluzione, si diceva, perché prevederebbe 600 euro al mese garantiti a 8 milioni di cittadini: non solo chi non ha lavoro o è inattivo, ma anche chi vive sotto la soglia minima di sopravvivenza. Ma quanto costerebbe? Spesa da 50 miliardi - I conti sono impietosi: già escludendo il reddito minimo di mille euro (annunciato più volte in campagna elettorale), la proposta grillina avrebbe bisogno di oltre 50 miliardi l'anno. "I nostri calcoli – spiega ad Huffington Post il senatore Francesco Molinari – prevedono una somma tra i 20 e i 30 miliardi di euro". "La realtà ci dice che questa misura in parte ridurrebbe i suoi stessi costi", anticipa il senatore Giovanni Endrizzi. E qui c'entra l'ambiziosa riforma del Welfare che stanno mettendo a punto gli onorevoli grillini: si tratterebbe di "un sussidio unico in un sistema integrato", previsa la senatrice Nunzia Catalfo, con maggiori funzioni riservate ai centri per l'impiego. La base è l'iniziativa popolare presentata ad aprile alla Camera: reddito minimo garantito e riordino di assegno sociale, pensione sociale, assegno alle famiglie numerose, assegno di maternità, pensione di inabilità e di invalidità, social card per i minori e per gli anziani. Un comparto che nel 2011 è costato allo Stato 66 miliardi alla voce "altre prestazioni sociali in denaro".   

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