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La grillina choc alla Camera: "Ecco a chi darei l'olio di ricino"

La No Tav Laura Castelli contro gli articoli scritti a favore dell'alta velocità in Val Susa. I colleghi grillini l'hanno applaudita

Matteo Legnani
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"A certi giornalisti darei l'olio di ricino". E' un passaggio dell'intervento in Aula alla Camera della deputata 5 Stelle Laura Castelli, durante la discussione sulle mozioni sulla linea ferroviaria Torino-Lione. Castelli ha esordito chiedendo se "la realizzazione della Tav è davvero un'opera che risponde alla domanda disperata di aiuto che il Paese sta gridando a gran voce". "Usiamo pure le vostre unità di misura, il Pil, la crescita. Siamo sicuri che non ci sia altro settore che generi Pil e crescita?", ha aggiunto. "Ma, a margine di questi grandi numeri sul lavoro, vorremmo anche chiederci quanto si può legittimare del lavoro quando questo è ampiamente inquinato dalla criminalità organizzata", ha proseguito Castelli.  "Il maggior quotidiano piemontese, nello stesso giorno in cui annunciava l'arrivo del ministro dell'Interno per decidere l'apertura forzata e forzosa del cantiere della Maddalena - ha aggiunto la deputata grillina - commentava nelle pagine a fianco una grande operazione dei carabinieri del comando di Torino sotto il titolo: Le mafie minacciano anche le grandi opere. Lo trovo davvero buffo - ha sottolineato - io a questi attori sì che darei l'olio di ricino". Secondo lo stenografico della Camera le parole della deputata sono state salutate da applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle e da commenti dei deputati del gruppo Partito Democratico. Più tardi, la Castelli di fronte alle polemiche suscitate, ha voluto precisare quanto detto, affermando di riferirsi "ai mafiosi" quali destinatari del suddetto olio di ricino. 

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