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Napolitano: "Non sciolgo le Camere. Piuttosto mollo e mi dimetto"

Re Giorgio si alza lo stipendio

Napolitano è preoccupato, e avvisa: "Pronto a lasciare se non si trova una soluzione". Enrico Letta al Pdl: "Non resto a tutti i costi"

Andrea Tempestini
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«Piuttosto che sciogliere le Camere, mi dimetto». Non ha usato giri di parole ieri Giorgio Napolitano per spiegare ad Enrico Letta quanto sia lontano dalle sue intenzioni porre fine alla XVII legislatura. Non è nemmeno l'extrema ratio per l'inquilino del Colle, che come gesto ultimo pensa piuttosto a quello minacciato nel discorso a Montecitorio che ha inaugurato il suo secondo mandato: «Se mi troverò di nuovo dinanzi a sordità come quelle contro cui ho cozzato nel passato, non esiterò a trarne le conseguenze dinanzi al Paese», disse il 22 aprile ventilando le proprie dimissioni in caso di nuova crisi di governo. (...) Come spiega Barbara Romano su Libero di giovedì 11 luglio, Giorgio Napolitano è preoccupato, ma ha le idee chiare: "Non sciolgo le Camere. Piuttosto mi dimetto". Il Capo dello Stato aggiunge: "Se non si trova una soluzione, mollo". Al centro della sua analisi le tensioni nel governo dovute all'assedio giudiziario che stritola Silvio Berlusconi. In questo contesto, anche Enrico letta avvisa il Pdl: "Non resto a tutti i costi". Leggi l'approfondimento di Barbara Romano su Libero di giovedì 11 luglio

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