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Pd, Bersani dal pm: "Cayman? Mai dato del bandito a Serra"

L'ex segretario democratico si era scagliato contro il finanziere sostenitore di Renzi. Querelato, si difende: "Mi riferivo a chi ha base alle Cayman, in generale..."

Giulio Bucchi
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"Non ho mai detto bandito a Serra, leggete le Ansa...". E' piuttosto nervoso, l'ex segretario Pd Pierluigi Bersani, uscendo dal confronto con il pm di Milano Luigi Orsi che lo ha interrogato perché querelato dal finanziere Davide Serra. Per chi non ricorda, in tempo di primarie democratiche Bersani si era scagliato contro Serra, sostenitore e finanziatore di Matteo Renzi e titolare della fondazione Metropolitan controllata da una holding con sede alle Cayman. Ai giornalisti che lo incalzavano, Bersani parlò di "banditi tra virgolette" riferendosi ai protagonisti della finanza selvaggia. Visto che si stava parlando della polemica sui soldi raccolti da Renzi, Serra non la prese bene e querelò Bersani. L'autodifesa di Bersani - Oggi come allora, davanti al pm Orsi Bersani ha ribadito di non aver mai dato del bandito a Serra e di non averlo mai conosciuto di persona. Lo smacchiatore mancato di giaguari ha spiegato che le sue erano considerazioni di carattere generale su chi ha base alle Cayman e che le sue valutazioni rientravano nel diritto di critica politica. "Con la gente basata alle Cayman, non deve parlare nessuno - aveva affermato all'epoca, tra le altre cose -, è ora di finirla perché c'è gente che lavora e paga le tasse". I legali di Bersani hanno depositato una corposa memoria. E' stato lo stesso ex segretario democratico, quando gli è stato notificato l'atto di chiusura delle indagini, a chiedere al pm di essere interrogato. 

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