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Esposito sputtanatoMa Repubblica, Fatto e Corriere nascondono la notizia

Nessun riferimento all'audio pubblicato dal Mattino che smentisce la difesa della toga: "Non ho detto quelle parole"

Lucia Esposito
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E' stata una giornata lunghissima e nerissima quella di ieri, marted' 6 agosto, per il presidente della sezione feriale della Corte di Cassazione Antonio Esposito. Ecco in sintesi, cosa è successo: La sua intervista all'inviato de Il Mattino Antonio Manzo si è trasformata in una bomba. Politica e giudiziaria. "Berlusconi condannato perché sapeva", titolava il quotidiano partenopeo e, nell'articolo il giudice di fatto anticipava la motivazioni della sentenza di condanna per frode fiscale contro Silvio Berlusconi. Il magistrato smentisce l'intervista dicendo che le sue parole sono state "manipolate" e precisando di aver parlato in generale e di non essere entrato nel merito della sentenza. Il direttore de Il Mattino Alessandro Barbano conferma tutto spiegando di aver riportato testualmente le dichiarazioni del giudice e di avere la registrazione della conversazione. Il giudice continua a smentire. Ma nel pomeriggio Il Mattino pubblica l'audio dell'intervista che dimostra come effettivamente Esposito abbia detto che Berlusconi è stato condannato non perché non poteva non sapere ma perché sapeva. Insomma, il giornale sputtana il giudice. Eppure Repubblica e il Fatto parlano  di manipolazione. Il Corriere parla di una "Tempesta politica sul giudice che ha condannato il Cavaliere.  Professione reporter.... - C'è un giornalista, Antonio Manzo, che nonostante il rapporto di amicizia che lo legava da anni alla toga ha fatto il suo mestiere. Sapendo di avere in mano uno sccoop pazzesco ha deciso di pubblicare il testo integrale. Il giudice adesso dice di sentirsi tradito da Manzo che conosce da trent'anni, sostiene di aver autorizzato un testo diverso da quello che poi è andato in stampa. Il punto è che Antonio Esposito quelle frasi le ha dette. Il Mattino lo dimostra con la pubblicazione dell'audio.  Esposito dice al Corriere: "Eravamo amici, l'ho visto crescere quel ragazzo e chi se lo aspettava che registrava la telefonata...Nel testo concordato non c'era la frase incriminata". E' evidente che il giudice è stato smentito dall'audio. Ma per Repubblica, il Fatto  le parole del giudice sono state manipolate. Il Fatto titola: "Tutti contro il giudice Esposito che ha osato dire che B. è colpevole", anche Repubblica aderisce al "partito dei giudici", titola: "Non ho mai autorizzato quel testo, il magistrato grida al tradimento". Poi, solo nel catenaccio: "Il Mattino pubblica l'audio". Senza precisare che la registrazione smentisce la smentita della toga: Esposito infatti dice (anche se in dialetto napoletano) che Berlusconi è stato condannato perché sapeva del reato. 

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