Lega: Manzato, mio manifesto da' spazio a militanti e a territorio
Roma, 9 ago. (Adnkronos) - La Lega deve riappropriarsi delle proprie originarie parole d'ordine e dei propri emblemi, a cominciare dal simbolo. Lo sostiene Franco Manzato, consigliere regionale ie assessore all'Agricoltura in regione Veneto che in questi giorni ha acceso il dibattito tra i militanti per un manifesto politico che punta a riappropriarsi del simbolo del movimento. "La base leghista -dichiara Manzato si sta animando intorno all'emblema caposaldo degli ideali che, secondo l'assessore all'agricoltura veneto, vale ancora il 40%". "Sono aperto a tutti i contributi affinche' il confronto sia produttivo", prosegue Manzato, spiegando che intende presentare ufficialmente il documento a settembre e che per ora ha individuato una traccia iniziale sintetizzata in sette elementi chiave. Privilegiare le idee forti e le persone serie; rimanere un partito di ispirazione territoriale, autonomista, equidistante dalla destra e dalla sinistra; dimenticare gli interventi sul colore della pelle delle persone". Quarto elemento della 'riscossa' leghista dovrebbe essere, a parere di Manzato, "tornare ad essere cinici rispetto al perseguimento degli interessi di chi vive nel nord del Paese. Dare la priorita' alla salvaguardia delle imprese, salari e occupazione". Sesto punto e' "tagliare il 12% della spesa pubblica statale e impiegare le risorse derivanti nell'abbattimento del cuneo fiscale" e, infine, "raddoppiare i fondi destinati alla cultura. Sono sicuro che da sette passeremo a dieci e oltre -conclude- il 'manifesto Manzato' e' l'espressione di chi si riconosce nella Lega Nord".