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Meeting di Rimini, il popolo di Cl "incorona" Letta. Falchi Pdl: "Solo per le poltrone"

Comunione e Liberazione (e Compagnia delle Opere) sostengono il premier: "Vai avanti". Formigoni in un angolo, Lupi rampante: segnali di intese

Giulio Bucchi
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I lunghi applausi, i saluti calorosi, i "coraggio presidente, vai avanti". Il cosiddetto "popolo di CL" pare aver incoronato il suo nuovo leader. E, sorpresa, viene dal Partito democratico. E' Enrico Letta, centrista e moderatissimo finchè si vuole, ma pur sempre ai vertici del principale partito della sinistra. Una rivoluzione copernicana per un movimento, quello di Comunione e Liberazione che da domenica è riunito al Meeting di Rimini, da sempre d'area di centrodestra. Legato a doppio filo, fino a qualche mese fa, a Roberto Formigoni e al suo potentissimo governo della Regione Lombardia. "La più importante d'Italia", ammetteva il presidente della Compagna delle Opere Bernhard Scholz sul Corriere della Sera, annunciando che proprio per la perdita della poltrona il Celeste non è stato invitato a parlare sul palco riminese, per la prima volta in 34 anni.  Il ruolo di Lupi - Ecco, proprio lo scambio di veleni tra Scholz e Formigoni ("Giustificazioni patetiche", ha attaccato l'ex governatore) ha svelato i primi terremoti nel mondo di CL, di cui la CdO è il braccio economico-imprenditoriale. L'accogienza a Letta è stata vista da molti, nel centrodestra, come il segno tangibile del voltafaccia dei figliocci di Don Giussani. "L'area centrista vuol vendere Berlusconi al nemico in cambio di un posto al sole (e del sedere ben piantato su qualche poltrona)?", si chiede malizioso il direttore del Giornale Giovanni Sallusti esprimendo il malessere di tutto il Pdl. Non a caso, non sono mancati commenti caustici e stizziti da parte dei falchi di via dell'Umiltà. Le colombe, invece, tacciono. Anche perché tra loro spicca per esempio Maurizio Lupi. Pidiellino di spicco, già papabile per la poltrona di governatore in Lombardia nel dopo-Formigoni e, soprattutto, ciellino tra i più influenti. A Rimini è stato tra i primi a parlare, privatamente, con il premier Letta confidandogli le proprie preoccupazioni per la tenuta del governo. E l'intimità tra Letta e il "popolo" di CL si spiega anche con Lupi, nominato ministro delle Infrastrutture con la delega per l'Expo 2015, carico da 90 in quanto a fondi, appalti e investimenti nella Lombardia in gran parte in mano alla Compagnia delle Opere. Non è un caso. Come non è un caso che Formigoni, nonostante l'esclusione, si sia recato comunque al Meeting per contare le proprie forze, stringere intorno a sé i fedelissimi di Rete Italia. E cercare di non far allontanare troppo CL e centrodestra.

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