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Sicilia, Crocetta vacilla: scaricato dal Pd

Rosario Crocetta

I democratici si dicono "indignati" dal governatore. La "questione delle poltrone" rischia di deflagrare

Michele Chicco
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"Siamo indignati col presidente Rosario Crocetta”. Il segretario siciliano del Partito democratico, Giuseppe Lupo, attacca il governatore e a vacillare è la giunta regionale. Il nodo è tutto nel rimpasto che sembra essere imminente, ma che per il presidente Crocetta è solo una “questione di poltrone” imposta dal Pd.  L'aver smascherato il gioco democratico potrebbe costar caro al presidente, che adesso è costretto a convivere con un Pd "indignato" dalle sue parole e piuttosto deluso da quello che sembrava essere il "suo" presidente.  Megafono - Ma ai democratici non solo non sono piaciute le dichiarazioni di Crocetta: soprattutto vogliono che il presidente faccia un passo indietro sul "niet" a nominare come assessore chi è anche parlamentare regionale. Il governatore isolano però si barrica dietro il totem dell'incompatibilità. Adesso, in attesa della direzione regionale in programma per lunedì prossimo, il clima si fa sempre più teso e fonti interne al Pd siciliano sostengono che le fratture tra partito e governo siano ora difficilmente ricomponibili. Come se non bastasse, il Pd storce il naso davanti all'iperattività del movimento del governatore, il Megafono, che rischia di osurare l'attività politica dei democratici siciliani. Per salvare il governo siciliano ci vorrà almeno un passo indietro che, però, non arriverà entro la settimana prossima quando a Catania, tra il 19 e il 22 settembre, Crocetta festeggerà il suo movimento con il “MegaForum”. Sono attesi ministri, sindaci e industriali; chiunque è il benvenuto, purché faccia arrabbiare il Pd. 

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