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Sondaggio Ipr marketing, il prossimo premier in caso di larghe intese può essere solo Marco Minniti

Giovanni Ruggiero
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La strada per l'approvazione della nuova legge elettorale, il Rosatellum, è ormai spianata, visto che oltre al Pd, buona parte del centrodestra ha già anticipato il proprio sostegno per Camera e Senato. E proprio per le caratteristiche del sistema di elezione del nuovo Parlamento e considerando l'andamento dei partiti descritto dai sondaggi, non ci vuole un indovino per capire che la prossima maggioranza sarà improbabile senza un accordo tra partiti di centrosinistra e di centrodestra. Resta da capire quindi chi potrà essere l'uomo che riesca a fare da sintesi per un governo di larghe intese in un momento così teso e complicato per il Paese. L'incarico per la guida di Palazzo Chigi potrebbe ricadere sulle spalle di Paolo Gentiloni, finora sempre in cima alle classifiche di gradimento, ma considerato fin troppo legato al Partito democratico e al suo segretario Matteo Renzi. Il sondaggio Ipr pubblicato su Il Giorno non lascia dubbi, ci vuole un uomo che piaccia sia a destra che a sinistra. L'unico con queste caratteristiche ad oggi è il ministro dell'Interno, Marco Minniti. Il titolare del Viminale può contare su numeri invidiabili da parte di tutti gli altri politici: il suo indice di gradimento è del 38%, rispetto al 30% del premier Gentiloni, mentre Renzi, Di Maio e Berlusconi seguono staccati di diversi punti. Minniti guadagna popolarità innanzitutto nella sua area politica, scelto come premier ideale dal 65% degli elettori di centrosinistra. Ma non dispiace neanche a quelli di centrodestra che lo scelgono per il 38% dei casi.

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