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Silvio Berlusconi a Bruno Vespa: "Tajani ottimo premier, ma anche Gentiloni..."

Giulio Bucchi
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Alla fine Silvio Berlusconi fa il nome del candidato premier. E, ovviamente, lo fa a Bruno Vespa, per il suo ultimo libro Soli al comando di cui, come da tradizione, stanno uscendo anticipazioni. "Se il centrodestra vincesse le elezioni, Antonio Tajani sarebbe un ottimo premier - spiega il Cavaliere nel volume in uscita venerdì 3 novembre (edito da Mondadori Rai Eri) -. È con noi dal 1994 ed è uno dei cinque fondatori di Forza Italia. Ma naturalmente non è l'unico nome sul campo". E se invece la soluzione fosse un rinnovo del mandato a Paolo Gentiloni? "Lui fa onore al suo nome: è persona gentile, rispettosa e dinamica. Ma le elezioni le vinceremo noi". In gioco c'è soprattutto il rapporto tra Forza Italia e Lega Nord: "Per sua natura Salvini è un goleador, come la Meloni che vedo bene giocare all'ala. Berlusconi è il regista se sta in campo e l'allenatore se sta fuori. Chi prenderà più voti sarà l'allenatore", spiega il Cav ricorrendo al suo amato vocabolario calcistico. L'ex premier esclude che la nuova legge elettorale danneggi Forza Italia nei collegi del nord a favore della Lega. Convinto di un exploit azzurro, Berlusconi osserva: "Il numero delle candidature di ciascun partito della coalizione, anche quelle del nord, verrà stabilito sulla base dei sondaggi prima della fondazione delle liste e per quanto riguarda il candidato del singolo collegio si sceglierà il candidato migliore". Sulla campagna elettorale c'è l'ombra di Loro, il film di Paolo Sorrentino che potrebbe gettare discredito sulla figura di Berlusconi. Al regista premio Oscar per la Grande Bellezza, Berlusconi aveva anche offerto una delle sue ville come set: "Pensavo a un'opera neutrale. Oggettiva. Mi sono arrivate molte voci che parlano di un grottesco attacco personale e politico che mi demonizza dall'inizio della mia attività imprenditoriale a tutto il mio percorso politico. Spero non sia così, il cinema italiano, dopo il film su Andreotti dello stesso regista, non ha davvero bisogno di un'altra cattiva opera di propaganda politica". 

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