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Sicilia: pronti 40 ricorsi per seggi all'Ars, 'A rischio anche Musumeci'

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Palermo, 23 nov. (AdnKronos) - Si allunga la schiera dei deputati regionali non eletti pronti a presentare ricorso e a "ridisegnare" lo schema dell'Assemblea regionale siciliana consegnato dalle urne il 5 novembre. A dare il via era stato l'ex sindaco di Alcamo Giacomo Scala, candidato con Psi–Sicilia Futura, seguito a ruota da Vincenzo Vinciullo, Nino Germanà, Pietro Alongi a atri. Una lista che continua a crescere e di cui, ad oggi, farebbero parte da 37 a 40 deputati. Giorni fa, secondo indiscrezioni, a Palermo, si sarebbe anche tenuta una riunione alla quale avrebbero partecipato i potenziali interessati al ricorso. Mentre Giovanni Panepinto, dato nei giorni scorsi fra i possibili ricorrenti, ha escluso all'Adnkronos di "essere interessato". La questione ruota attorno alla legge Severino o, meglio, alle autocertificazioni presentate dai candidati al momento della presentazione delle liste. I moduli previsti dagli uffici regionali facevano riferimento solo a una legge del '90, ormai abrogata. Alcuni candidati presentarono autonomamente un'autocertificazione che rispondesse ai criteri stabiliti dalla Severino, ma la maggior parte si attenne ai moduli della Regione. Se i ricorsi fossero accolti per Sala d'Ercole sarebbe un vero e proprio terremoto. In ballo, spiegano alcune fonti, ci sarebbero da 32 a 36 deputati e potrebbe essere a rischio anche Musumeci. I Cinquestelle infatti avrebbero evidenziato che neanche il governatore ha presentato l'autocertificazione con riferimento alla Severino. "Se saltassero Musumeci e Cancelleri potremmo avere Micari presidente" dicono.

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