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Carlo Calenda umilia Mario Monti così: "Scelta civica è stata un vero disastro"

Matteo Legnani
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E' stato per un anno e mezzo ministro dello Sviluppo economico, dopo essere stato viceministro allo stesso dicastero per i tre anni precedenti, prima con Enrico Letta e poi con Matteo Renzi premier. Posizione che Carlo Calenda occuperà fino alla prossima primavera, poi chissà. Perchè l'ex attore-bambino nello sceneggiato televisivo "Libro Cuore" diretto dallo zio Mario Monicelli ha un pessimo rapporto con la politica, quella incarnata dai partiti: "Non sono iscritto al Pd e non mi ci iscriverò, così come non intendo candidarmi alle prossime elezioni" ha dichiarato, ripreso dal quotidiano Il Giorno. Quindi, se mai tornerà nei palazzi del potere, lo farà ancora da "tecnico". Chissà se come ministro o qualcosa in più. L'unico partito con cui ha avuto direttamente a che fare è oggi un pessimo ricordo: "Sono stato tra i fondatori di Scelta civica (il partito di Mario Monti, ndr), è stato un vero disastro ed è anche per questo che non mi ricandido. Non credo ai partitini...".

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