Michele Emiliano, la gaffe sul Tap: "Sembra Auschwitz"
Bufera sul presidente della regione Puglia, Michele Emiliano, intervistato da Circo Massimo, su Radio Capital. Afferma infatti che il cantiere Tap di Melendugno "sembra Auschwitz". "Se vedete le fotografie è proprio identico. Hanno alzato un muro di cinta con filo spinato, è impressionante. Stanno militarizzando inutilmente una zona e i cittadini si sentono coartati e vedono in quella struttura qualcosa che ricorda cose tristi della storia". Peccato che il Tap sia stato più volte assaltato, e dunque sia necessario proteggere l'infrastruttura. Per inciso, il Tap è il gasdotto Trans-Adriatico in costruzione in Puglia e contro il quale la Regione si era battuta, ottenendo però parere negativo dalla Corte Costituzionale lo scorso ottobre. "Noi siamo favorevoli al Tap - aggiunge Emiliano - ma con approdo a Brindisi. Io non sono il Signor No, perché propongo sempre alternative e in questo caso ho indicato Brindisi come approdo migliore per il gasdotto". Nel mirino del governatore ci finisce poi il ministro delle Infrastrutture, Carlo Calenda: "Calenda - attacca - parli di come prevenire incidenti come quello in Austria. Il Tap non è stato assoggettato al Decreto Seveso, perché sennò avrebbe rallentato i lavori". E ancora: Calenda parla di pseudo-guerriglia urbana a Melendugno? Se io guidassi la guerriglia la vincerei - risponde il Presidente della Regione Puglia - ma io sono magistrato e non guido guerriglie. Sono lontanissimo da chi pensa di usare la violenza anche di fronte a un sopruso di Stato. Calenda - conclude Emiliano - parla così perché cerca uan collocazione futura, visto che tra qualche mese è senza lavoro". Accortosi della gaffe fatta su Auschwitz, poco dopo il governatore si è scusato. "Il paragone tra il cantiere Tap e Auschwitz è oggettivamente sbagliato" ha detto, "e mi scuso per averlo inopportunamente utilizzato questa mattina".