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Michele Emiliano, la gaffe sul Tap: "Sembra Auschwitz"

Andrea Tempestini
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Bufera sul presidente della regione Puglia, Michele Emiliano, intervistato da Circo Massimo, su Radio Capital. Afferma infatti che il cantiere Tap di Melendugno "sembra Auschwitz". "Se vedete le fotografie è proprio identico. Hanno alzato un muro di cinta con filo spinato, è impressionante. Stanno militarizzando inutilmente una zona e i cittadini si sentono coartati e vedono in quella struttura qualcosa che ricorda cose tristi della storia". Peccato che il Tap sia stato più volte assaltato, e dunque sia necessario proteggere l'infrastruttura. Per inciso, il Tap è il gasdotto Trans-Adriatico in costruzione in Puglia e contro il quale la Regione si era battuta, ottenendo però parere negativo dalla Corte Costituzionale lo scorso ottobre. "Noi siamo favorevoli al Tap - aggiunge Emiliano - ma con approdo a Brindisi. Io non sono il Signor No, perché propongo sempre alternative e in questo caso ho indicato Brindisi come approdo migliore per il gasdotto". Nel mirino del governatore ci finisce poi il ministro delle Infrastrutture, Carlo Calenda: "Calenda - attacca - parli di come prevenire incidenti come quello in Austria. Il Tap non è stato assoggettato al Decreto Seveso, perché sennò avrebbe rallentato i lavori". E ancora: Calenda parla di pseudo-guerriglia urbana a Melendugno? Se io guidassi la guerriglia la vincerei - risponde il Presidente della Regione Puglia - ma io sono magistrato e non guido guerriglie. Sono lontanissimo da chi pensa di usare la violenza anche di fronte a un sopruso di Stato. Calenda - conclude Emiliano - parla così perché cerca uan collocazione futura, visto che tra qualche mese è senza lavoro". Accortosi della gaffe fatta su Auschwitz, poco dopo il governatore si è scusato. "Il paragone tra il cantiere Tap e Auschwitz è oggettivamente sbagliato" ha detto, "e mi scuso per averlo inopportunamente utilizzato questa mattina". 

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