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Centrodestra, Salvini minaccia Berlusconi sulla legge Molteni: "Incontri sospesi finché non ci danno spiegazioni"

Giovanni Ruggiero
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In poche ore è scoppiato un terremoto tra i leader del centrodestra dopo la miccia scoppiata in Parlamento dopo il voto contrario di Forza Italia sulla legge Molteni: "con la quale sarebbero stati cancellati gli sconti di pena per i reati gravissimi", ha tuonato Matteo Salvini. Il leader della Lega ha quindi minacciato gli alleati: "Sospendiamo qualsiasi tavolo e incontro con Silvio Berlusconi finché non avremo spiegazioni ufficiali. È una vergogna - prosegue Salvini - è l'ennesimo affronto alle donne e a tutte le vittime di violenza". Poco dopo è lo stesso Berlusconi a cercare di calmare gli animi. Durante la presentazione dell'ultimo libro di Bruno Vespa ha provato a minimizzare: "Forse Salvini si propone in modo troppo aggressivo alla gente ma al tavolo è molto ragionevole e comprensivo, anche disposto a cambiare parere sui punti sui quali la sua opinione era contraria alla mia o a quella della signora Meloni". Da parte del leader di Forza Italia è arrivata una nuova disponibilità a incontrare il leghista: "Voglio incontrarlo e parlare con lui. Non ho mai parlato con i miei su questo, sono decisioni dei miei gruppi parlamentari e non mi ci sono mai applicato". Anche Giorgia Meloni ha cercato di fare da pompiere, lanciando un "Appello agli alleati: le differenze, le sfumature, le incomprensioni tra i tre partiti del centrodestra - ha detto la segretaria di Fratelli d'Italia - saranno sempre molte ma non c'è più tempo da perdere. Occorre capire una volta per tutte se si vuole stare insieme per dare all'Italia un governo credibile, oppure no. Non parlarsi non è la soluzione: propongo un incontro chiarificatore entro Natale".

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