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Sicilia: Pd nel caos, Lantieri 'partito dilaniato, serve confronto romano'

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Palermo, 20 dic. (AdnKronos) - "Sono molto rammaricata per quello che sta accadendo. Il capogruppo doveva essere votato da tutti, trovando una soluzione perché i litigi non portano a niente. Non è possibile che undici persone non trovino la quadra per eleggere all'unanimità un capogruppo che è chiamato a rappresentare tutti". A dirlo all'Adnkronos è Luisa Lantieri, ex assessore agli Enti locali della Giunta Crocetta, e parlamentare del Pd all'Assemblea regionale siciliana dopo l'elezione di Giuseppe Lupo a capogruppo dem a Palazzo dei Normanni. Una scelta che ha evidenziato ancora di più la spaccatura interna al partito 'deflagrato' dopo che sabato scorso il leader dei forzisti in Sicilia, Gianfranco Miccichè, è stato eletto allo scranno più alto di Sala d'Ercole con il 'sostegno' anche di alcuni parlamentari dem. Lantieri, insieme a Antonello Cracolici e Giovanni Cafeo, si è astenuta dal voto per il capogruppo. "Non ho votato per protestare proprio contro questa situazione" dice. E sul rischio di una possibile scissione del partito all'Ars, aggiunge: "Se si continua così... Finora ci sono state tre votazione e tutte e tre le volte si è andati in ordine sparso. Io non penso a una scissione, ma indubbiamente dico che va fatta una riflessione seria". Una riflessione che per la parlamentare dem deve coinvolgere anche i vertici romani. "Dobbiamo capire cosa sta accadendo - dice -. Dobbiamo prendere atto che abbiamo perso e che siamo opposizione, ma dobbiamo fare opposizione. A marzo ci sono le politiche e con un partito così dilaniato dove andiamo?".

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