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Maria Elena Boschi ricandidata ma senza il paracadute del proporzionale: il Pd la fa fuori?

Andrea Tempestini
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Sì, il Pd nonostante tutte le polemiche e i sospetti candiderà Maria Elena Boschi. Ma è una candidatura tutt'altro che blindata. Anzi, è un vero e proprio dentro o fuori. Il futuro in Parlamento della sottosegretaria si giocherà solo sulla base della sfida del collegio del maggioritario. Insomma, riporta il Corriere della Sera, per la Boschi non ci sarà il paracadute del posto in lista nel proporzionale, curiosamente un po' come scelse Massimo D'Alema nel 2001. Leggi anche: Banca Etruria, occhio alle parole del vescovo di Arezzo... Certo, la notizia non è ancora ufficiale: alla chiusura delle liste mancano più di tre settimane. Ma ai piani alti del Nazareno risulta che, appunto, la Boschi non rientrerebbe tra i big del Pd a cui verrebbe comunque garantito un posto nel listino proporzionale. La Boschi, dopo lo scandalo Etruria, sarà insomma costretta a giocarsi la riconferma nel collegio toscano (difficilmente Arezzo, si sussurra che sia Lucca. Magari contro un osso durissimo come Deborah Bergamini di Forza Italia). Una sorta di 'punizione a metà', per la Boschi: candidata come chiesto da Matteo Renzi ma tutt'altro che sicura del posto in Parlamento (anche perché, oggi come oggi, la Boschi è una candidata scomoda, tutt'altro che popolare). A giocare contro Maria Elena, anche il fatto che i posti per il Pd saranno molti meno rispetto a quelli racimolati nel 2013, quando si aggiudicò di un soffio il premio di maggioranza (circostanza, ad oggi, quasi impossibile). Infine, una nota: Matteo Renzi, Paolo Gentiloni, Marco Minniti e i big del governo saranno tutelati dal paracadute del proporzionale. Non la Boschi...

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