Silvio Berlusconi, dopo il ritiro di Maroni nel centrodestra comanda solo Forza Italia
L'uomo più felice per il ritiro della candidatura di Roberto Maroni è Silvio Berlusconi. Il leghista si è sfilato a pochissimi giorni dall'inizio della campagna elettorale, ha preso alla sprovvista tutti gli alleati e solo per questo il Cav avrebbe dovuto azzannarlo alla giugulare. E invece, come riporta un retroscena del Corriere della sera, il presidente di Forza Italia non poteva essere più felice dopo aver ricevuto la notizia dal Pirellone. Leggi anche: Maroni, l'allusione in diretta: "Non mi candido, ma so come...", il messaggio al Cav Il Cav è cosciente di essere molto più forte di prima ora che Maroni è sempre più un battitore libero all'interno della Lega. L'irritazione di Matteo Salvini durante il vertice di domenica ad Arcore la dice lunga sulla tensione di nuovo alta nel Caroccio tra la maggioranza salviniana e la fronda interna maroniana, storicamente più vicina alle posizioni di Berlusconi. Una vicinanza che affonda le radici sin dal 1994, quando Berlusconi ruppe con Umberto Bossi e Maroni stava quasi per rimanere con il Cav. Leggi anche: Il sospetto tra i big del Carroccio: cosa ha offerto Berlusconi a Maroni La figura di Maroni nel centrodestra diventa ora sempre più centrale, perché va a posizionarsi in quel gruppo di "dialoganti" che potrebbe agevolare il piano del Cav dopo un eventuale pareggio. Nel momento in cui il centrodestra dovesse ritrovarsi a formare un governo, senza però averne tutti i numeri necessari, uno come Maroni renderebbe vita facile a Berlusconi per sostenere un governo chiamato a "gestire l'interesse del Paese".