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Attilio Fontana: "Razza bianca a rischio, perché dobbiamo ribellarci"

Andrea Tempestini
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"Non possiamo accettare tutti gli immigrati che arrivano: dobbiamo decidere se la nostra etnia, la nostra razza bianca, la nostra società devono continuare a esistere o devono essere cancellate". Parole e musica di Attilio Fontana, il leghista "moderato" che, di fatto, smentisce subito la sua moderazione. Parole nettissime sul tema dell'immigrazione, pronunciate a Radio Padania a meno di una settimana dal passo indietro di Roberto Maroni in Lombaria e dalla sua candidatura. "Uno Stato serio dovrebbe programmare e dire: noi vogliamo e riteniamo giusto che possono essere accolti 1, 100mila, 10 milioni di immigrati, dire come vogliamo assisterli, quali case, lavori e scuole vogliamo dare loro, a quel punto chiedere ai cittadini se sono d'accordo", ha premesso. Leggi anche: Bruno Vespa: "Ecco la vera scommessa di Berlusconi" Dunque ha aggiunto: "È un discorso demagogico e inaccettabile quello di dire che dobbiamo accettarli, è un discorso a cui dobbiamo reagire, dobbiamo ribellarci: non possiamo accettarli tutti. Vorrebbe dire che non ci saremmo più noi come realtà sociale e etnica, perché loro sono molti più di noi, perché loro sono molto più determinati di noi nell'occupare questo territorio. Di fronte a queste affermazioni dobbiamo ribellarci, non possiamo accettarle, perché qui non è questione di essere xenofobi o razzisti, ma logici e razionali: non possiamo perché tutti non ci stiamo, quindi dobbiamo fare delle scelte, decidere se la nostra etnia, razza bianca, società deve continuare ad esistere o deve essere cancellata, è una scelta. Se la maggioranza degli italiani dovesse dire noi vogliamo autoeliminarci vorrà dire che noi che non vogliamo autoeliminarci ce ne andiamo da un'altra parte". Le parole di Fontana hanno ovviamente scatenato le reazioni di tutti gli avversari politici, tanto da spingere il leghista a tornare parzialmente sui suoi passi: "È stato un lapsus, un errore espressivo - ha detto a margine di un incontro elettorale a Briosco, in provincia di Monza - intendevo dire che dobbiamo riorganizzare un'accoglienza diversa che rispetti la nostra storia, la nostra società". 

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