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Matteo Renzi, la dichiarazione di guerra a Napolitano: nelle liste Pd fuori tutti gli uomini di Re Giorgio

Giulio Bucchi
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Forse una cosa buona Matteo Renzi l'ha fatta. Il Pd che uscirà dalle liste e si presenterà in Parlamento il 5 marzo, al di là del ridimensionamento numerico, potrebbe essere un partito de-napolitanizzato. Come nota il Giorno, oltre ad aver falciato gli esponenti delle minoranze interne il segretario ha praticamente asfaltato la cosiddetta ala migliorista, che con gli orlandiani erano i più vicini alle posizioni e ai suggerimenti dell'ex presidente Giorgio Napolitano. L'ex tesoriere dei Ds Ugo Sposetti ha rinunciato, ma il toscano Manciulli (messo in Campania 3, praticamente sconfitto in partenza) e il campano Enzo Amendola, sottosegretario agli Esteri, non vedranno più il Parlamento. C'era una volta il Pci, Renzi l'ha ammazzato. Leggi anche: Retroscena Napolitano, c'è lui dietro Grasso

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