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Silvio Berlusconi, la telefonata con cui ha convinto Mulè a candidarsi: "Giorgio, tu..."

Giulio Bucchi
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Nella squadra di giornalisti in campo con Silvio Berlusconi, il nome a sorpresa è quello di Giorgio Mulè. Ex direttore di Videonews, poi di Studio aperto e infine di Panorama, è ora candidato con Forza Italia in Liguria. "Alla Camera. Nel collegio uninominale di Imperia e Sanremo, l'ultimo lembo d'Italia, e nel proporzionale in tutto il Ponente, compresa mezza Genova", spiega lui al Giornale, con orgoglio. In campagna elettorale si ritroverà fianco a fianco con due ex colleghi e amici, il governatore della Liguria Giovanni Toti (suo giornalista ai tempi di Studio aperto) e l'assessora Ilaria Cavo, ex inviata del Tg5. Leggi anche: L'avvocata anti-Veronica Lario candidata con il Cav Per Mulè il giornalismo è ormai il passato: "Lo ripetevo da tempo agli amici: nel 2019 voglio smettere con la professione. Ho guidato Videonews, la testata giornalistica che produce i programmi di approfondimento Mediaset, poi dal 2007 al 2009 ho diretto Studio aperto, portandolo ad ascolti record mai più registrati, infine dal 2009 a oggi Panorama. Bene, è arrivato il momento di restituire". A differenza di molti colleghi, Mulè si è dimesso: niente aspettativa, ora solo politica. E fino al voto, niente reddito mensile.  A convincerlo a saltare il fossato è stato, ovviamente, Berlusconi in persona. "Prima di Natale mi ha chiamato il Cavaliere". Più o meno, ha usato queste parole: "Tu alla Mondadori stai facendo benissimo, ma io avrei un'idea per te. Mi piacerebbe che tu ti candidassi. Ti sto offrendo un'opportunità. Servono persone competenti e preparate per fronteggiare il dilettantismo dei Cinque stelle". Mulè ha sciolto la riserva in fretta e ora pensa al programma per farsi eleggere: una Liguria, e una Italia, più attenta alle imprese e agli investimenti.

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