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Giorgia Meloni replica a Silvio Berlusconi: "Io ministro della Difesa? Basta piazzare nomi nelle caselle, lavoro per altro"

Andrea Tempestini
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«Non ci saranno i nostri voti per fare inciuci. Il 18 febbraio ho convocato i candidati a Roma per fare una manifestazione per rispettare il vincolo di mandato e non fare inciuci; l'ho proposto ai miei alleati, e rinnovo l'invito». Lo ha detto la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, a Otto e mezzo in onda ieri sera su La7. «Sono stata la prima a proporre la clausola anti-inciucio, spero partecipino anche gli alleati a questa manifestazione», ha aggiunto.Il timore della presidente di Fratelli d'Italia è che, se il centrodestra non dovesse avere i numeri per governare da solo, qualcuno, nella coalizione, possa essere tentato di andare a cercare un accordo con il Partito democratico. Meglio quindi chiarirsi prima, anche mettendoci la faccia. Leggi anche: "Clandestini, cacciamoli tutti": la Meloni in trincea Totalmente in linea Daniela Santanchè, oggi esponente di Fratelli d'Italia, che ai tempi in cui vestiva i colori forzisti dichiarò che avrebbe lasciato il partito se solo si fosse ventilata l'ipotesi di un accordo Renzi-Berlusconi. Nel corso del programma televisivo, la Meloni è intervenuta anche sulla proposta del Cavaliere, fatta nell'intervista a Libero uscita ieri, di dare alla leader di Fratelli d'Italia il dicastero delle forze armate. «Io ministro della Difesa? Berlusconi sta passando metà della sua campagna elettorale a riempire le caselle dei ministeri. È ovviamente una battuta però ogni giorno posiziona qualcuno in qualche dicastero. Io come ho detto non voglio sembrare velleitaria e non lo sono: non sono candidata per un ministero, sono candidata alla presidenza del consiglio dei ministri», ha detto secca e senza rinunciare a un tono polemico. Ma dopo ha anche aperto alla possibilità di occupare la prestigiosa poltrona di cui ha parlato Berlusconi: «Credo che la più grande rivoluzione che possiamo fare in Italia oggi sia quella di avere un presidente del consiglio finalmente donna. Decideranno gli italiani. Se poi gli italiani dovessero decidere che io non sono adeguata per fare il presidente del consiglio, sicuramente per me sarebbe un onore occuparmi delle nostre forze armate, degli uomini e delle donne in divisa, dare loro una dignità è una delle priorità del mio programma politico e della mia attività politica. Ministero della Difesa e ministero degli Interni rispondono a questo criterio e quindi ne sarei assolutamente onorata. Però, diciamo, sto lavorando per altro». La Meloni è poi intervenuta nella polemica seguita alla pubblicazione della notizia di un bracciale elettronico brevettato da Amazon per controllare la produttività dei dipendenti. «Agli italiani dico, non comprate su Amazon. La nostra pigrizia può costarci caro. Andate al negozio, a comprare al dettaglio difendete il piccolo commercio. Quando metti un braccialetto ai tuoi dipendenti non stai andando avanti, stai tornando alle piantagioni di cotone». (A.V.)

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