Sondaggi, Matteo Renzi devastato dalla "forbice" Bonino-Lorenzin
Non bastassero i sondaggi (negativi) sul loro gradimento, a impensierire i vertici del Pd sono anche le rilevazioni che riguardano i (pochi) loro alleati. Infatti, se "+Europa" della Bonino, "Civica Popolare" della Lorenzin e "Insieme" di Nencini prendessero più dell'1% ma meno del 3% dei voti (la soglia che consente a una lista di entrare in Parlamento), per i complicati meccanismi del Rosatellum i loro voti andrebbero a ingrossare le file dei parlamentari del Pd alla Camera e al Senato. Non finirebbero, cioè, agli alleati, ma all'unica lista della coalizione che supererà la soglia del 3%, ovvero il Partito democratico. I sondaggi, però, sarebbero da questo punto di vista scoraggianti: "Insieme", infatti, pare inesorabilmente destinata a restare sotto l'1%, visto che i sondaggi più generosi gli attribuiscono lo 0,8% e i loro voti andrebbero quindi dispersi. Ma se al Nazareno si aspettavano uno scenario del genere, non pensavano certo che Civica popolare potesse rischiare di finire sotto l'1%, un pericolo invece più che concreto visto che la lista di Lorenzin e Casini è data all'1,3%. Per questo, è stato persino mobilitato Paolo Gentiloni, che come riporta il Corriere della Sera sarà domani alla manifestazione indetta a Roma dalla ministra della Sanità. Infine c'è la Bonino, che potrebbe invece scavallare il 3%, visto che ora è data al 2,8. E in questo caso eleggerebbe parlamentari propri nel proporzionale senza "regalare" i propri voti al Partito democratico. E questo farebbe definitivamente tramontare il sogno renziano di avere nel Pd il gruppo parlamentare più numeroso per poter avviare da una posizione di forza (anche numerica) le trattative del dopo-voto per la formazione del nuovo governo. Leggi anche: Sondaggio La7: Renzi e Pd spappolati. Effetto-Macerata, chi vola e chi affonda