Si allarga il caso rimborsi
M5S
Roma, 16 feb. (AdnKronos) - Si allarga il caso rimborsi del M5S. "Sarebbero 14 i parlamentari Cinque stelle che hanno pubblicato dei bonifici che non sono mai arrivati a destinazione nel fondo per il microcredito", riferiscono 'Le Iene' sul sito della trasmissione di Mediaset, allungando ulteriormente la lista dei parlamentari M5S sotto accusa. Il candidato premier Luigi Di Maio ha infatti "comunicato che sarebbero otto i parlamentari morosi, con un buco di quasi 800mila euro" ma secondo la fonte del programma tv "sarebbero quasi il doppio". "E alcuni di questi parlamentari morosi, ancora senza nome perché prima vorremmo incontrarli per chiedere conto, - proseguono 'Le Iene' - avrebbero escogitato un altro giochino originale per trattenere più soldi nelle loro tasche. Non si tratterebbe, quindi del solito metodo di annullamento del bonifico appena inviato, che permetteva così di inviare la ricevuta al sito tirendiconto.it e quindi di risultare formalmente in regola, che in tanti hanno praticato". "Nei prossimi giorni - concludono - renderemo noti i chiarimenti dei parlamentari che non sono presenti nella lista di Di Maio e che siamo riusciti a incontrare". LA REPLICA M5S - "In merito all'ultimo servizio pubblicato online dalla trasmissione 'Le Iene' - spiega lo staff comunicazione del MoVimento 5 Stelle - si precisa che la senatrice Lezzi ha già chiarito e per lei si è trattato di un errore materiale, mentre Massimiliano Bernini ha addirittura donato più di quanto dichiarato. Avevamo già spiegato che alcune mancate corrispondenze sono solo frutto di errori. Per chi dona, ad esempio, 200mila euro e poi risulta mancante di un versamento minimo, non può essere considerato dolo ma semplice errore".