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Luigi Di Maio, il retroscena sull'addio del fondatore grillino Borrelli: rischio scissione con Pizzarotti

Giovanni Ruggiero
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Le crepe all'interno del Movimento Cinque Stelle da fiumi carsici sono diventate vere e proprie spaccature a cielo aperto, tanto che l'incubo di una scissione imminente è ormai tema inevitabile nei gruppi Facebook dei militanti e chat private. A rendere inutili le smentite d'ufficio dei colonnelli grillini è stato il clamoroso addio di Davide Borrelli, primo consigliere comunale del Movimento e oggi europarlamentare di primissima fila tra i pentastellati. Era considerato un punto di riferimento per tutti gli attivisti, finché ha misteriosamente abbandonato il partito che insieme ad altri aveva contribuito a formare. Leggi anche: Grillini in delirio paranoico: "Lo scandalo rimborsi? Tutta colpa di Berlusconi" Il segno del disorientamento che impera tra i grillini lo hanno dato le parole di Davide Casaleggio, scosso dopo lo strappo di Borrelli, esperto informatico molto addentrato nei meandri della piattaforma Rousseau, usata dai grillini anche per le consultazioni interne: "Nessuno se lo aspettava - ha detto a caldo - Non abbiamo compreso le motivazioni della sua decisione". Eppure i rapporti sembravano cordiali: "Ha sempre dato una mano anche nella gestione del Movimento e dell'Associazione Rousseau". I due erano buoni amici insomma, abbastanza perché, riporta il Tempo, non scattasse la penale da 200 mila euro imposta a tutti gli eletti che decidono di cambiare gruppo parlamentare. Leggi anche: Capito la cittadina Grande? Dove abita e quanto si fa rimborsare dalla casa La scelta di Borrelli non sembra quella di abbandonare la politica, ma semplicemente di cambiare aria. Nel suo messaggio di addio agli amici grililni ha scritto chiaro e tondo: "Nella vita mi sono sempre occupato di imprenditori e risparmiatori. Per questo ho deciso di aderire a un movimento, che si occuperà proprio di imprenditori e risparmiatori. Lo devo a loro, lo devo alla mia vita". Leggi anche: DI Maio si accanisce, lo stupro sulla lingua italiana: il suo ultimo capolavoro / Foto E qui torna il rischio della scissione grillina, effetto inevitabile del malcontento che serpeggia da mesi tra gli attivisti grillini, scontenti per la gestione verticistica della Casaleggio & associati, delle scelte arbitrarie fatte sui candidati, in barba ai risultati delle Parlamentarie, della linea ballerina del candidato premier Luigi Di Maio ora sull'Europa ora sull'immigrazione. Borrelli non avrebbe deciso di andar via da solo. Al suo seguito ci sarebbe già l'imprenditore Massimo Colomban, già assessore nella giunta Raggi, prima di scappare esasperato a gambe levate. A dar peso politico agli scissionisti ci sarebbe pronto anche il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, da tempo ormai spina nel fianco del cerchio magico grillino.

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