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Silvio Berlusconi, chi è pronto a imbarcare nel centrodestra per il governo

Matteo Legnani
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Lo scenario di cui si parla tanto in questi giorni, ma anche più complesso da realizzare a da "far passare" dagli elettori, è quello di un governo di larghe intese: le elezioni finiscono in sostanziale pareggio da parte di ciascuno dei tre poli maggiori (centrodestra, Pd e M5S) e per non tornare al voto ci si accorda tra forze, con l'obiettivo di "avere i numeri". Con l'intesa tra Forza Italia e Pd che appare come la più verosimile e "chiacchierata". Ma, appunto, quel che salverebbe capra e cavoli potrebbe essere la pietra tombale di Forza Italia, i cui elettori solo in parte accetterebbero uno scenario del genere. Più semplice, se ovviamente i numeri ci fossero, sarebbe procedere ad accorpare singoli eletti per arrivare se non alla maggioranza, quantomeno a poter esibire il gruppo parlamentare più numeroso. In questa chiave, se fossero confermati i più ottimistici sondaggi sul centrodestra, potrebbero bastare poco più di una decina di "transfughi". E il Corsera rivela come i calcoli febbrili, ad Arcore, sarebbero già partiti per valutare diversi scenari. Maurizio Gasparri ne parla addirittura alla luce del sole, a modo suo, desrivendoli così: "Moderati del Pd, ex esponenti della Margherita e grillini che si rendono conto di essere finiti in una gabbia di matti". Leggi anche: Silvio Berlusconi, sulla sua scrivania un dossier segreto con 52 nomi: c'è anche... A proposito di grillini: quelli allontanati o autosospesisi dal Movimento in seguito a rimborsopoli o perchè iscritti alla massoneria, sono una quindicina. Potrebbero anche bastare solo loro, ma Paolo Romani va oltre: "Ci sono proiezioni che ci dicono che potremmo avere la maggioranza al Senato ma non alla Camera, ma a quel punto la nostra forza di aggregazione, proprio a Montecitorio, aumenterà in modo esponenziale".

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