Silvio Berlusconi, piano perfetto. "Sì, sono disponibile": niente larghe intese, si torna a votare e poi...

Ora tutto torna. "Niente governo di larghe intese, se ci sarà lo stallo si deve tornare subito al voto". Silvio Berlusconi lo ha ribadito anche oggi, in un forum organizzato dall'Ansa su Facebook, aggiungendo però un particolare che dà nuovo colore a tutto il quadro: in cado di nuove elezioni, tra un anno, il leader di Forza Italia sarebbe "a disposizione" a proporsi di nuovo come candidato premier. Tra un anno quando, cioè, saranno abbondantemente scaduti i termini della legge Severino che oggi rende incandidabile il Cav. Addio Strasburgo, addio sentenza del Tribunale dei diritti dell'uomo. E tanti saluti anche ai leader dei partiti alleati.  Leggi anche: Berlusconi e il documento segretissimo, Forza Italia in orbita "Noi non siamo la Germania", insiste Berlusconi. "I partiti in campo hanno visioni e principi differenti e noi leader del centrodestra ci siamo obbligati con i nostri elettori a non dare vita a grandi coalizione". "Sono sicuro - aggiunge - che non avverrà alcun inciucio e che noi saremo in grado di avere un governo". Anche perché dall'altra parte c'è il Pd, di cui Berlusconi ha ben poca stima: "Matteo Renzi ha un merito, quello di aver tagliato il cordone ombelicale con il passato comunista del suo partito - spiega Berlusconi in una intervista a Chi -. Ma per il resto non ci sono valori, comportamenti e progetti comuni. Noi siamo un movimento liberale fondato sui valori cristiani. Il Pd è diventato invece una scatola vuota, senza anima, senza idealità e senza progetto". Porte chiuse anche a destra, a Casapound: "La nostra coalizione non ha nulla a che fare con i loro programmi. Non avrà nulla a che fare con CasaPound né ora né dopo le elezioni". E il Movimento 5 Stelle? Il suo giudizio è tombale: "Domandate a Luigi Di Maio, come può un ragazzotto, che non è riuscito neppure a studiare e lavorare, prendere la responsabilità di un governo del Paese?".