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Taranto, Raffaele De Cataldis aggredito da quattro antifascisti

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Giovanni Ruggiero
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Dopo la brutale aggressione di Livorno un altro militante di CasaPound è stato picchiato. Questa volta è successo a Taranto e a rimanere vittima della violenza di chi ritiene che militanti ed esponenti del movimento non abbiano diritto di parola è stato Raffaele De Cataldis, candidato al Senato. È stato aggredito, con lo stesso modus operandi di Livorno, da un gruppo di quattro ragazzi incappucciati e armati di bastoni. Insieme a De Cataldis c' era un suo amico settantenne, anch' egli simpatizzante di Cpi. Leggi anche: L'aggressione da vigliacchi contro un militante di Casapound a Livorno: cosa rischia A denunciare l' aggressione è lo stesso movimento della tartaruga frecciata, che in un comunicato spiega che De Cataldis ha riportato contusioni guaribili in dodici giorni, mentre il suo amico, ricoverato in ospedale per accertamenti, ha una ferita alla testa dovuta a un colpo di bastone. Sull' episodio è stata aperta un' inchiesta d' ufficio da parte della digos tarantina, per appurare la dinamica dei fatti e individuare i responsabili. «Anche l' ultimo giorno di campagna elettorale è stato macchiato da un' aggressione antifascista», sottolinea il segretario nazionale di CasaPound Italia Simone Di Stefano. «Agguati vigliacchi che non risparmiano nemmeno settantenni e donne incinta, come avvenuto a Livorno. Indiscutibilmente sono anche il frutto dell' imbarbarimento di una politica vuota e insulsa che soffia sul fuoco della violenza con stantii dibattiti sul pericolo fascista invece di confrontarsi sui programmi per il futuro del paese». Di Stefano si aspetta dai rappresentanti delle istituzioni, Grasso e Boldrini in primis, la condanna di questi ripetuti episodi di violenza che «messi a sistema rappresentano il folle tentativo di mettere a tacere la libertà di espressione dalla Costituzione solennemente garantita». La difesa della Costituzione è uno dei punti su cui CasaPound insiste. Lo ha ribadito Di Stefano sia nel comizio di Milano, sia in occasione della chiusura della campagna elettorale a Roma, al Pantheon, aggiungendo che Cpi non predica la violenza né guarda al passato, ma si rivolge al futuro e vuole dare speranza all' Italia, creando uno stato sociale degno di questo nome. E proprio nel giorno in cui la campagna elettorale si è chiusa, CasaPound ha compiuto un' azione dimostrativa in piazza Duomo a Milano. Perché anche in Lombardia il movimento della tartaruga frecciata propone, come nel Lazio con Mauro Antonini, il suo candidato governatore. È una donna, Angela De Rosa, che nel cuore del capoluogo lombardo, insieme a un gruppo di militanti, ha srotolato un grande striscione e ha invitato a votare Cpi, «unico voto utile per un movimento da sempre al fianco degli italiani, non solo in campagna elettorale». E su una possibile collaborazione con Fontana, la De Rosa e CasaPound rinadiscono il loro no agli inciuci, sia su base nazionale sia su quella regionale, fermo restando che dall' esterno sono disposti ad appoggiare chi proponga istanze a difesa del popolo italiano. di Ilaria Pedriali

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