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Elezioni: Confartigianato veneto, ripartire da richieste Pmi (2)

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(AdnKronos) - (Adnkronos) - Per gli Artigiani di Confartigianato “il Governo che andrà a comporsi definirà il futuro del Paese, dei cittadini e delle imprese. La speranza è quella di riportare la piccola impresa e l'artigianato al centro delle scelte economiche del nuovo governo. Le micro, piccole e medie imprese, infatti, rappresentano la stragrande maggioranza delle attività produttive del Paese ma sono destinatarie di leggi in deroga, come se le leggi ordinarie vengano fatte per una sparuta minoranza: queste impostazioni vanno rovesciate”. E ancora “per tornare a crescere, quindi, è necessario sostenere crescita e competitività, riducendo la pressione fiscale, tagliando il costo del lavoro, promuovendo l'export, incentivando l'innovazione tecnologica e puntando, contemporaneamente, a valorizzare il lavoro artigiano che, con la sua flessibilità, è il vero valore aggiunto dell'economia italiana”. “In particolare per quanto riguarda la pressione fiscale -conclude Bonomo- non solo è alta, ma si colloca in un sistema fiscale profondamente iniquo che, dietro lo schermo del contrasto all'evasione, ha imposto onerosi obblighi di comunicazione a carico delle imprese. Vanno eliminati gli ostacoli alla produzione garantendo, in primis, parità di trattamento nella tassazione indipendentemente dalla natura giuridica del soggetto, nonché agevolando la tassazione sui redditi d'impresa incrementali. Per ridurre la pressione fiscale in modo equo e finalizzato alla crescita, deve realizzarsi necessariamente una riduzione Irpef. Tra le varie richieste avanzate in questa direzione, quella di eliminare l'assurdo obbligo di apposizione del visto di conformità per la compensazione di crediti d'imposta”.

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