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Elezioni, l'ombra dei brogli. Aperta un'inchiesta su San Marino: 600 schede taroccate, "voti per il centrosinistra"

Giulio Bucchi
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La Procura di Roma ha aperto un'inchiesta per chiarire se ci siano stati brogli e irregolarità nel conteggio dei voti degli italiani all'estero a San  Marino. Lo riportano varie fonti locali, da RiminiToday al Resto del Carlino: sarebbero 600 le schede elettorali contraffatte partite da San Marino e arrivate a Roma per "modificare" il risultato elettorale. A questa notizia si aggiungono i servizi delle Iene sui voti degli italiani all'estero, dal Canada alla Germania, in cui sarebbero evidenti irregolarità nei seggi durante lo spoglio, con voti annullati a caso per la mancanza dei talloncini.  Leggi anche: "Il voto? Che me ne f***", La bomba delle Iene sulla presidente del seggio Nei capannoni di Castelnovo di Porto (Roma) dove si stanno ancora conteggiando i voti dall'estero, le schede provenienti da San Marino "risulterebbero palesemente contraffatte sia nella qualità della carta che nei colori" e, secondo RiminiToday, "presenterebbero la preferenza a una lista civica della coalizione di centrosinistra". Al Carlino l'ambasciatore italiano sul Titano Guido Cerboni dice di essere "molto amareggiato": "Ho scoperto dai giornali la storia che oltre 600 schede elettorali, con le quali gli italiani a San Marino, hanno espresso il loro voto sarebbero contraffatte. Noi abbiamo rispettato tutte le procedure, non può essere vero". Per il momento, il Pd dall'estero potrebbe guadagnare 5 seggi alla Camera e 2 al Senato, più di ogni altra lista.

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