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Silvio Berlusconi, la tentazione estrema: governo con il Pd, no al ritorno al voto subito

Giulio Bucchi
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Non ha dubbi, Silvio Berlusconi: tra un governo con il Pd e un ritorno immediato al voto, meglio la prima ipotesi. Uno scenario che ovviamente non piace a Matteo Salvini, che ha già rispedito al mittente ogni idea di un esecutivo con Lega e Matteo Renzi nella stessa squadra. Ma il leader di Forza Italia si è già espresso al riguardo, intervistato dalla Stampa, sottolineando come ai fini della stabilità sia preferibile trovare un'intesa con "intere forze politiche".  Leggi anche: Berlusconi e la "fusione", la mossa che inguaia Salvini Anche per queste il Cavaliere sarebbe disposto a concedere ai dem la presidenza della Camera, come anticipato da Renato Brunetta a Radio Capital, "nella linea di un percorso da costruire, di un appoggio esterno ad un prossimo governo". Una posizione che ha allontanato Salvini da Berlusconi, spingendo il candidato premier leghista a cercare un dialogo con l'altro vincitore monco di queste elezioni, Luigi Di Maio. L'asse Lega-M5s per l'elezione dei due presidenti delle Camere spaventa il resto dell'arco parlamentare e complica non poco i giochi per un eventuale esecutivo. Sarà un caso, ma mai come in queste ore si è tornato a parlare insistentemente, su più fonti di stampa, di "governo di scopo". Un tutti dentro soluzione estrema a una impasse politico che è davanti agli occhi di tutti.

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