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Pd: Crocetta, non bastano 'rattoppi', se elezioni anticipate sparisce

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Palermo, 13 mar. (AdnKronos) - "Un rito inutile, persino scontato nell'esito. La dichiarazione finale ribadisce che il partito sta all'opposizione, salvo poi dirsi pronto, se chiamato da Mattarella, a un governo istituzionale che non si farà mai". A dirlo all'Adnkronos all'indomani della direzione nazionale del Pd che ha sancito la linea di opposizione del partito, è l'ex governatore siciliano, Rosario Crocetta, che nei giorni scorsi, dopo la sconfitta elettorale alle Politiche, non ha fatto mistero della sua posizione a favore di un'apertura al M5s. "Se si va a elezioni anticipate - spiega - il Pd sparisce e i Cinque Stelle stravincono, Salvini non raggiungerà il 40 per cento pur togliendo voti a Forza Italia, ma il M5s asfalterà il Partito democratico". Per l'ex presidente della Regione siciliana, occorre "un percorso rifondativo serio" del partito. "Bisogna tornare alle origini - avverte -, non basta solo un cambio di vertice". Davanti a una sconfitta elettorale come quella subita alle Politiche "non si esce con un 'rattoppo', è necessario cambiare del tutto il 'vestito'. Io continuo a lavorare per un Pd che cambi". Anche se le prospettive, secondo Crocetta, non sembrano essere le più rosee. "Non hanno neppure il coraggio di ammettere che hanno candidato impresentabili... Questo ha inciso sul risultato elettorale. Durante gli anni del mio Governo io ho impedito alcune presenze dentro il partito, dicevano che gli facevo perdere voti. La verità - conclude Crocetta - è che alle scorse Politiche hanno preso una manciata di voti degli impresentabili ma hanno perso i tanti delle persone perbene".

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