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Liberi e Uguali, la baracconata comunista: vogliono far fuori Grasso, chi mettono al loro posto

Giulio Bucchi
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"Più di un milione di persone ci ha votato: sentiamo la responsabilità di non deludere la fiducia che ciascun elettore ci ha accordato". Liberi e Uguali è stato un colossale flop elettorale, e i 4 leaderini della sinistra extra-Pd, Pietro Grasso, Nicola Fratoianni, Pippo Civati e Roberto Speranza, non possono nascondere la grande delusione per "un risultato che non è all'altezza delle aspettative di tutti noi". Anche se, chiariscono nella loro lettera aperta agli elettori di LeU, il loro "orizzonte è ben più lontano e ampio rispetto a una seppur fondamentale tornata elettorale". Leggi anche: "Se abbiamo perso la colpa è della Fornero", chi la umilia Il guaio è che gli elettori sembrano aver bocciato in toto il progetto di sinistra. A cominciare dalla scelta del frontman, Grasso: il presidente del Senato uscente non ha sfondato e, come sottolinea Italia Oggi, l'ora del ribaltone potrebbe essere molto, molto vicina. LeU, creatura artificiale costruita per il voto (e per far fuori Matteo Renzi) arriverà alle conseguenze più ovvie: far fuori il principale responsabile del flop elettorale. Molti  già auspicano un Congresso a breve per sancire il cambio di leadership dall'ex magistrato a Roberto Speranza. Nome non casuale, perché Liberi e Uguali guarda con grande interesse alle dinamiche post-renziane del Pd, di cui Speranza è stato capogruppo alla Camera prima della scissione.

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