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Forza Italia, la voce-terremoto: "Scissione nel Pd, cambiano nome e poi...", ipotesi clamorosa

Giulio Bucchi
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Tra i neoeletti di Forza Italia, da qualche giorno, gira una voce che, se concreta, creerebbe un terremoto nel Parlamento italiano. Il Pd sarebbe a un passo dalla scissione, con un manipolo di onorevoli renziani pronti a trasformare la propria ragione sociale in "Socialdemocratici" e dare il loro appoggio esterno a un governo di centrodestra. Leggi anche: Dopo il voto, da ridere. Feltri, Renzi e la "resa dei tonti" Sarebbe il "piano anti-Di Maio" per scongiurare una alleanza tra M5s e Lega vista dagli uomini di Silvio Berlusconi come deleteria, non solo per gli azzurri. L'ipotesi di un governo con i voti di qualche fuoriuscito del Pd, però, è stata scartata con forza dallo stesso segretario del Carroccio e candidato premier della coalizione Matteo Salvini, che per andare a Palazzo Chigi vorrebbe un sostegno pieno e "politico" per non essere appeso a una maggioranza raccogliticcia e ballerina. Nel vertice con Berlusconi e Giorgia Meloni a Palazzo Grazioli, peraltro, i leghisti hanno ottenuto dal Cavaliere un "no" a possibili intese con il Pd per creare un governo, con il via libera a trattare con tutti, compresi i 5 Stelle, per le presidenze di Camera e Senato. L'antipasto e base di partenza di ogni possibile maggioranza futura.

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