Matteo Renzi, l'umile senatore perde la testa: "Non mi dovete cagare"
Per Matteo Renzi inizia una nuova vita, quella di semplice senatore del Pd. Non più premier, non più segretario del Partito democratico: solo con il suo scranno a Palazzo Madama, nel primo giorno della nuova legislatura, quello in cui si dovrebbero eleggere i presidenti delle due Camere. E Renzi non sembra particolarmente a suo agio nel nuovo ruolo, così come dimostra il racconto di Aldo Cazzullo sul sito del Corriere della Sera. Cercato dai cronisti, infatti, ha risposto tranchant: "Dovete abituarvi a non cagarmi - ha tuonato -. Anzi, siamo istituzionali: a non considerarmi". Parole dalle quali traspare tutto il disagio del Renzi fatto fuori da tutto. Successivamente, sembra sciogliersi un poco. Quando gli chiedono se ha fatto una lampada, risponde: "Corro e gioco a tennis". Infine, un giornalista gli dice: "Ma lo sa che lei è simpatico?". Amara ed emblematica la risposta dell'ex premier: "Ecco un giudizio isolato". Amen. Leggi anche: Pd, pronti a tutto per avere una poltrona