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Senato, Silvio Berlusconi tira dritto su Paolo Romani: la rabbia di Matteo Salvini, centrodestra a rischio

Andrea Tempestini
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Un tripudio di schede bianche in aula alla Camera e al Senato: i partiti prendono tempo e cercano accordi. Il M5s ha fatto tramontare l'intesa col centrodestra sui nomi di Roberto Fico alla Camera e di Paolo Romani al Senato, poiché non vogliono votare il forzista, condannato per peculato. In tutto ciò, Matteo Salvini cerca in un qualche modo di mediare: "Il M5s - ha affermato - sbaglia a porre veti, ma sbaglia anche chi si arrocca su un solo nome: ognuno di noi, in questo momento deve parlare con tutti e mettersi di lato di qualche centimetro, noi della Lega ci siamo messi di lato di un chilometro”. Insomma, un colpo sia ai grillini, sia a Berlusconi, criticato per la sua intransigenza. Leggi anche: Dai sondaggisti, l'ultima bomba su Berlusconi e Forza Italia Salvini, poi, non esclude di chiedere agli alleati di cambiare uomo su cui puntare: potrebbero tornare in corsa Anna Maria Bernini e Maria Elisabetta Casellati. “Se tutti fanno quello ha fatto la Lega – continua Salvini - si può chiudere entro domani sera. Di Maio l'ho sentito ieri, oggi non ancora". E Berlusconi? Non cambia idea, tirando dritto su Paolo Romani: "In base agli accordi assunti tra i leader del centrodestra e confermati da ultimo ieri sera nella riunione dei capigruppo - si legge in una nota pubblicata dopo il primo scrutinio - il presidente Berlusconi e Forza Italia alla terza votazione al Senato confermano l'indicazione di voto del senatore Paolo Romani come candidato della coalizione di centrodestra". Una forzatura, quella del Cavaliere, che rischia drasticamente di far saltare il banco. Sullo sfondo, infatti, resta l'ipotesi di una presidenza di Luigi Zanda del Pd, sul quale potrebbero convergere i voti del M5s. Se fosse eletto Zanda, ovviamente, con una rottura di fatto nel centrodestra, diminuirebbero le possibilità che Salvini si veda affidare l'incarico, anche solo esplorativo, di premier. Al contrario, con l'elezione di Zanda, potrebbe plasmarsi una possibile intesa tra grillini e Pd, così come chiesto dalla minoranza del Nazareno.

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