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Bernini verso la rinuncia

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Roma, 23 mar. (AdnKronos) - Anna Maria Bernini, già nelle prossime ore, assicurano fonti azzurre, potrebbe rinunciare alla candidatura alla presidenza del Senato, proposta da altri partiti come "atto ostile" nei confronti di Forza Italia e "non concordata con i partner della coalizione". In serata, è stata ricevuta da Silvio Berlusconi a palazzo Grazioli. Nel pomeriggio, infatti, è tutto cambiato nel centrodestra. Quando Matteo Salvini ha annunciato di votare Bernini per 'bruciare' Paolo Romani al Senato è scoppiato il patatrac. L'ira di Silvio Berlusconi a stento contenuta. CONSIGLIO DI GUERRA - A palazzo Grazioli, dove il Cav ha riunito una sorta di 'consiglio di guerra' con lo Stato maggiore azzurro, è un gran via vai. In serata arriva Umberto Bossi, da sempre alleato storico. Poi a varcare il portone di via del Plebiscito è Anna Maria Bernini per un "breve colloquio" con l'ex premier. LA NOTTE - Il clima interno alla coalizione è incandescente: si valuta ogni opzione e, a questo punto, Romani è out ma anche la Bernini rischia. Non si sa chi voterà Forza Italia al terzo scrutinio. "La notte porta consiglio" dice il neo deputato Alessandro Cattaneo, uno degli ultimi rimasti in Transatlantico dopo il secondo scrutinio andato a vuoto a Montecitorio, insieme ai parlamentari Roberto Occhiuto, Maria Stella Gelmini e Gregorio Fontana. ALLEANZA - C'è preoccupazione delle ricadute di una rottura dell'alleanza Forza Italia-Lega. Cosa succederà? Si ricomincia da zero? Ogni schema è saltato. Si corre il rischio di dare un via libera a M5S-Lega per entrambe le presidenze o lotta dura senza paura?

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